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Rubrica di Emanuela Medi
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“Facciamoli diventare grandi insieme”: questa la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi rivolta agli italiani, che hanno risposto all’appello di Fondazione Telethon per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Si è conclusa la Maratona di Fondazione Telethon sulle reti Rai, ma fino al 31 dicembre sarà possibile continuare a donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.Sono stati oltre 160.000 i  donatori che hanno attivato una donazione continuativa aderendo al programma “Io adotto il futuro”; tutte le persone che donano attraverso il bollettino postale, il sito internet e lo shop solidale; le generose donazioni delle tante aziende partner;  l’impegno dei numerosi volontari della Fondazione attraverso le due campagne di piazza in primavera e a Natale, con i Cuori di biscotto e i Cuori di cioccolato; i fondi derivanti dalle firme a favore di Telethon del 5x1000; la raccolta derivante dai lasciti testamentari; e naturalmente le donazioni tramite il numero solidale 45510 promosso grazie alla collaborazione con la Rai durante la Maratona televisiva appena conclusa.* “La raccolta fondi del 2023 - ha commentato il Presidente di Fondazione Telethon Luca di Montezemolo - si è dimostrata anche quest’anno straordinaria. Avevamo chiesto agli italiani che hanno risposto, un

In una società in cui è in costante ascesa la comunicazione attraverso i canali mediatici (vista e udito), come è possibile fare percepire le caratteristiche aromatiche, somestesiche e di gusto di un qualsiasi prodotto? È questa la domanda che si è posta Noemi Emidi durante il percorso che ha compiuto per raggiungere la sua laurea magistrale in design all’Università degli studi di Firenze.

Il saggio Baldassarre non sbagliava a portare in dono a Gesù Bambino la mirra, preziosa forse quanto l'oro. Era usata fin dai tempi degli antichi egizi nel processo di imbalsamazione e come medicinale per le sue proprietà antibatteriche e antisettiche, proprietà oggi confermate dalle conoscenze scientifiche e dalla tecnologia. Oro, incenso e mirra sono i doni portati dai Re Magi a Gesù Bambino. L'oro simboleggia la regalità del bambino, l'incenso ricorda la sua divinità e la mirra, usata nel culto dei morti, esprime il sacrificio di Gesù. Ma cos’è esattamente? Si tratta di una gommaresina prodotta dalla corteccia di diverse specie di piante del genere Commiphora. L’essudato solidifica all’aria assumendo la forma di “lacrime” rossicce-marroncine, conosciute appunto come granuli di mirra. Era usata fin dai tempi degli antichi egizi nel processo di imbalsamazione e come medicinale per le sue proprietà antibatteriche e antisettiche. Oggi la tecnologia e le conoscenze scientifiche ci portano ad affermare che i tre Magi non sbagliavano scegliendo di portarla in dono. Finora sono stati identificati centinaia di metaboliti nella componente volatile della mirra, principalmente sesquiterpeni, responsabili del particolare profumo. La letteratura scientifica descrive moltissimi studi che mirano alla caratterizzazione di sostanze come terpeni e sesquiterpeni contenute nella mirra, nell’olio da essa estratto e in molti oli essenziali estratti da altre

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 Anno internazionale del vetro, coinvolgendo oltre mille tra enti, musei, associazioni scientifiche e industriali. Per evidenziare l’importanza nella nostra vita di questo materiale,  il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dedicato numerosi articoli  di Maria Teresa Orlando Era il 1970 quando l’agenzia Leo Burnett di Chicago trovò l’idea giusta per dare forza alla campagna pubblicitaria delle musicassette Memorex 60, scritturando Ella Fitzgerald come testimonial. Negli spot televisivi la regina del jazz affrontava il finale di “High high the moon” producendo una nota così alta e tenuta da frantumare un calice di cristallo. La Memorex Recording Tape veniva ricordata come la cassetta in grado di riprodurre il suono con tale fedeltà da provocare la stessa rottura del bicchiere, sugellando lo slogan “È live o Memorex?”. “È vero, l’incredibile voce di Ella era in grado emettere un suono a una potenza tale che un suo acuto, emesso alla frequenza di risonanza di un calice di cristallo, era in grado di frantumarlo”, racconta Sergio Iarossi, fisico della Sezione di acustica e sensoristica dell’Istituto di ingegneria del mare (Inm) del Cnr. “Aggiungerei che non è stata solo la sua capacità di eccitare il calice a consentire la rottura”, replica Fabio Lo Castro, ingegnere del Cnr-Inm. “Per

Cosa rende il suono di un violino preferibile a quello di un altro?Alcuni violini di Stradivari hanno davvero un suono speciale? Per rispondere a queste domande, una squadra coordinata dal Cnr ha coinvolto 70 liutai in un esperimento di ascolto per valutare le qualità sonore di quattro violini, tra i quali uno Stradivari. I risultati, pubblicati su The Journal of the Acoustical Society of America, suggeriscono che a rendere lo Stradivari il suono preferito sia un particolare equilibrio nelle proprietà del timbro dello strumento. I violini Stradivari sono riconosciuti in tutto il mondo come un’eccellenza nell'artigianato, un modello per i liutai e un miraggio per collezionisti e musicisti. Tuttavia, diverse ricerche mostrano come violinisti esperti, se bendati, sembrino preferire a questi strumenti dei violini moderni. L’esperimento é stato ideato da : Carlo Andrea Rozzi dell'Istituto nanoscienze del Cnr (Cnr-Nano),Alessandro Voltini della Scuola internazionale di liuteria “A. Stradivari” di CremonaFabio Antonacci del Politecnico di Milano, Massimo Nucci e Massimo Grassi del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova (UniPadova). I ricercatori hanno invitato 70 liutai cremonesi ad analizzare e valutare comparativamente il timbro sonoro di quattro violini - due moderni, uno di fabbrica e uno Stradivari - rispetto al suono di un