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Rubrica di Emanuela Medi
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E ad insegnarci e molto sono le formiche, almeno a quanto illustra Donato Grasso professore di Zoologia, Etoecologia e Sociobiologia all’Università di Parma con il saggio” Il formicaio intelligente”( Zanichelli Editore). Le scoperte sono sorprendenti, appassionandoci ad incredibili rivelazioni su migliaia di modi di essere formiche. Frammenti di natura che nascondono tesori di incredibile bellezza e che ci portano a esplorare come le nuove frontiere della scienza sono fortemente interessate  agli studi sugli insetti, alle relazioni tra questi e le piante di agronomica rilevanza, senza tralasciare il campo medico e soprattutto la loro straordinaria capacità organizzativa, il loro algoritmo, applicato in molti ambiti.  “Le colonie che costruiscono le formiche – dice il Prof Grasso-sono dei superorganismi con proprietà emergenti difficilmente ripetibili da parte degli uomini ma soprattutto creano un microcosmo organizzato, autonomo, efficiente, collaborativo. Costruiscono nidi giganteschi, raccolgono cibo in modo ottimale rapido secondo percorsi brevi, difendono i nidi costruiti con foglie, formano ponti con i corpi- zattere in caso di alluvioni del loro nido, su cui  si muovono, regolando il traffico lungo le piste di foraggiamento o di percorrimento per trarsi in salvo” Mille volte ci siamo incantati a guardare le file delle formiche  che camminano su e giù incessantemente sulle cortecce degli alberi ,sui

Spaghetti al Lapsang Souchongin stile carbonara – tè abbinato: tè rosso affumicato cinese Lapsang Souchong(Zheng Shan Xiao Zhong) Certo difficilmente ci occupiamo di ricette ma queste al tè ci sembrano  alternative, divertenti e.. originali! Spaghetti al Lapsang Souchongin stile carbonara – tè abbinato: tè rosso affumicato cinese Lapsang Souchong(Zheng Shan Xiao Zhong) Per 4 persone  600 gr di farina di semola  160 gr di acqua   30 gr di Lapsang Souchong 200 gr di tuorli 300 gr di parmigiano reggiano  1 litro di panna  15 gr di pepe nero fresco 8 gr di sale  Polverizzate il tè Lapsang Souchong e miscelatelo alla farina di semola. Mescolate fino a che la farina non risulterà puntinata di nero in maniera omogenea, poi aggiungete l’acqua e mescolate per 5 minuti. L’impasto dovrà risultare molto farinoso e sgranato. Mettetelo nella trafila in bronzo da 2 mm e trafilatelo, po iriponete gli spaghetti così ottenuti in frigorifero in una placchetta in acciaio sopra ad un foglio di carta assorbente. Nel frattempo, mescolate i tuorli, il Parmigiano Reggiano, il sale e il pepe nero in una ciotola in acciaio. Mettete il tutto in bagnomaria ed aggiungete la panna. Portate il composto a una temperatura di 82 ° C, continuando a lavorarlo con una frusta per evitare che il tuorlo si agrumi.  Fate

Tirami su al tè verde matcha – tè abbinato: tè verde giapponese Sencha Per 4 persone  Savoiardi: n°4 uova  250 gr di zucchero 280 gr di farina “00” poca buccia di limone grattugiata  Per preparare i savoiardi, montare le uova con lo zucchero per 25 minuti con il frustino elettrico.Quando il composto risulterà montato e ben fermo,versate la farina a pioggia mescolando molto delicatamente con un leccapentole dal basso verso l’alto per evitare che si formino grumi,poi aggiungetela scorza di limone grattugiata. Versare il composto in una teglia foderata con carta antiaderente da forno e fate cuocere in forno per 25 minuti a 175 °C . Al termine della cottura, aspettate qualche minuto perché il composto si raffreddi, poi tagliate dei rettangoli regolari di 2 x 6  cm di lato. Bagna per i savoiardi:  400 gr di acqua  400 gr di zucchero  18 gr di tè verde matcha in polvere  5 gr di miele millefiori Crema al mascarpone: n°8 tuorli 200 gr di zucchero 400 gr di mascarpone  200 gr di panna montata  20 gr di tè verde matcha in polvere  Preparate la bagna miscelando tutti gli ingredienti, inzuppate velocemente i savoiardi e disponeteli nella teglia in uno uno strato ben compatto e omogeneo.  Nel frattempo montate lo zucchero ed i tuorli fino a che il composto non risulterà gonfio,

Ristorante Marco Polo – Ventimiglia (IM) - chef Diego Pani RICETTA: Ravioli di coniglio e ricci di mare, buttata fresca e timo Ingredienti: Un coniglio 30 ricci di mare Acqua di conservazione di olive in salamoia qbUn ramo di timo frescoUno spicchio d’aglio Limone Una burrata  Per la pasta: Farina 00Acqua Preparazione: Disossare il coniglio e passarlo due volte al tritacarne. In una casseruola, mettere il coniglio tritato, un ramo di timo e uno spicchio d’aglio. Cuocere a fuoco lento nell’acqua di conservazione delle olive senza salare. Aggiustare di pepe. Lasciare raffreddare il composto e passarlo in un robot da cucina assieme alla polpa di 30 ricci. Regolare il sapore e la consistenza con l’acqua dei ricci. Preparare la pasta e, una volta pronta, confezionare i ravioli con il composto cucinato in precedenza. A parte, frullare una burrata fino a raggiungere la consistenza desiderata, condire e mettere in un sac à poche. Cuocere i ravioli e glassarli successivamente in un beurre blanc. Adagiarli in un piatto intercalandoli con punte di crema di burrata e ricci freschi. Aggiungere su ogni raviolo una cimetta di timo.  Abbinamento consigliato: The Wine Collection Sauvignon 2016