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Rubrica di Emanuela Medi
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Salute

L’aumento di utilizzo di  psicofarmaci  in questo periodo è stato rilevato da molti psicologi e psichiatri cui hanno fatto ricorso le molte persone con numerosi problemi a partire dal forte stress e dall’ansia. Definire gli psicofarmaci è importante per spiegare l’interazione tra alcol e  questo tipo di medicinale :sono un gruppo eterogeneo , in grado di curare o di alleviare disturbi psichici di diversa natura attraverso una complessa azione su specifiche sostanze chimiche presenti nel nostro cervello Da un punto di vista dietetico non esistono particolari cibi da seguire durante una terapia con psicofarmaci, se non quella di evitare l’assunzione di alcolici.” Le benzodiazepine (farmaci che curano i disturbi d’ansia)- dice il Prof Alberto Siracusano  Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’ Università di Roma Tor Vergata– possono provocare nella persona profonda sonnolenza e momenti di ipotensione( pressione molto bassa) anche gravi. E’ chiaro che la gravità di queste situazioni dipende dalla dose del farmaco assunta.  Per alcuni farmaci antidepressivi- continua il professore-  è necessario evitare quei cibi e bevande che contengono una sostanza chiamata tiramina perché dannosa in associazione con l’alcool” Ansia e depressione sono stati che predispongono alla assunzione di alcol dal momento che l’etanolo allevia i momenti di sofferenza

Una grande ricerca internazionale, alla quale partecipa il Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed, mostra che il nostro Paese, in linea con le altre nazioni occidentali, vede un netto miglioramento della situazione del colesterolo nei suoi cittadini Diminuiscono sia il colesterolo totale che quello “cattivo” non-HDL. È l’incoraggiante fotografia del popolo italiano che emerge dallo studio internazionale NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivistabritannica Nature. Guidata dall’Imperial College di Londra, e con la partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; la ricerca ha visto il contributo dei dati raccolti dal Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). Mentre il nostro organismo ha naturalmente bisogno del colesterolo, un suo eccesso può portare a un accumulo nei vasi sanguigni. E quasi tutti hanno ormai imparato a distinguere quello "buono" (HDL), protettivo contro infarto e ictus, dal "cattivo", non HDL, tipicamente legato a diete ricche di grassi saturi e trans, che avrebbe un ruolo importante nell’aumentare il rischio di patologie cerebro - cardiovascolari. Conoscere la situazione del colesterolo nelle popolazioni diventa allora uno strumento indispensabile per la prevenzione e la salute pubblica. Questo è l’obiettivo della ricerca NCD-RisC, che ha utilizzato informazioni raccolte su 102,6 milioni di individui in 200 Paesi per un

Il tè è la seconda bevanda più consu- mata a livello globale, dopo l’acqua, con circa due miliardi di tazze bevute ogni giorno nel mondo. Molto ricco di flavonoidi, un gruppo di sostanze di natura polifenolica, il tè contribuisce in modo rilevante all’apporto giornaliero di antiossidanti con la dieta, soprattutto nei paesi asiatici e in Gran Bretagna, dove il suo consumo può raggiungere le sei tazze al giorno. Infatti, l’infusione in acqua bollente delle foglie e/o dei germogli, trattati in modo diverso per ottenere tè verde o bianco,  oolong,  tè nero, estrae caffeina, minerali (tra cui potassio, magne- sio, zinco, fluoro) e, appunto, polifenoli. La composizio- ne delle foglie di tè, che è piuttosto complessa, dipende dalle caratteri- stiche del terreno di coltivazione per quanto riguarda la presenza di mine- rali e dalla lavorazione per quanto ri- guarda invece il contenuto di polifenoli. Infatti, le foglie e i germogli utilizzati per ottenere le diverse tipologie di tè utilizzate nel mondo provengono da un’uni- ca pianta tropicale, la Camellia sinensis che, per facilità di coltivazione, viene oggi mantenuta ad arbusto o alberello. In natura, invece, può raggiungere i due metri di altezza. 8 La lavorazione determina il tipo di tè che verrà ottenuto.

Mantenere l’equilibrio tra assunzione e dispendio di energia, ricorrendo anche a strategie comportamentali apparentemente semplici: è questo il messaggio che scaturisce dalla ricerca condotta in Gran Bretagna su due gruppi di giovani uomini sani e normopeso, che hanno consumato porridge (tipica offerta delle prime colazioni britanniche), secondo diversi protocolli. Protocollo ad libitum: l’al

Un bicchiere di vino è salvifico per la salute, può servire anche a controllare i problemi di obesità, frenando l'accumulo di grassi nel fegato e nell'organismo, trattenendo la glicemia bassa presente nel sangue, aiutando anche coloro che hanno un alto livello di colesterolo. Ma, secondo numerosi studi psicologici, è stato anche una fenomenale alimentatore di positività e di ottimismo, importantissimi in una fase così delicata come è stata quella dell’emergenza coronavirus. Non è un caso che secondo la ricerca realizzata dall’Associazione “Donne e qualità della vita”, guidata dalla dottoressa Serenella Salomoni in collaborazione con il movimento “Io sto con il made in Italy” presieduto da Klaus Davi (giornalista, opinionista), al di là degli studi scientifici sulle  capacità protettive del vino ,resta il fatto che questo prodotto abbia una fondamentale funzione terapeutica a livello psicologico. Nei mesi di lockdown forzato gli italiani, pur gravati dalle difficili condizioni economiche, hanno comunque continuato a bere e acquistare vino, nonostante tutto. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio, realizzato su 625 italiani, uomini e donne tra i 25 e 65 anni, il vino continua a essere un toccasana importantissimo per il fisico e per la mente: in primis, per il 65% del campione,

Aumentano gli investimenti per la sanità: nuovi ospedali, più medici ( 23 mila) grazie a un  possibile piano finanziato con  36  miliardi europei del prestito.  Si all’infermiere di famiglia e di comunità : potrebbe essere una buona soluzione per potenziare le cure in casa e riabilitative in particolare per le persone non autosufficienti. La figura dell’infermiere al centro di un servizio sanitario  che 9 italiani su 10 vorrebbero più efficiente Più infermieri per una sanità migliore: gli italiani dicono sì. Il 92,7%  (con punte fino del 94,3% nel Nord-Est e del 95,2% tra i laureati) . Il 41,9% al fine di colmare le attuali lacune negli organici, il 40% perché li ritiene essenziali per potenziare i servizi domiciliari, territoriali e di emergenza. Oggi sono 450.000 gli iscritti, pensionati compresi, ne occorrerebbero 57.000 più di quelli attuali. Questi sono alcuni dei principali risultati del Rapporto Censis-Fnopi sugli infermieri e la sanità del futuro, una ricerca realizzata dal Censis per la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi)  L’emergenza Covid    oltre ad aver comunque portato a conoscenza lacune e necessità ha messo in evidenza le nuove  necessità di comunicazione. Da un sondaggio realizzato su un campione rappresentativo di 740 medici

Una grande ricerca internazionale, alla quale partecipa il Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed, mostra che il nostro Paese, in linea con le altre nazioni occidentali, vede un netto miglioramento della situazione del colesterolo nei suoi cittadini Diminuiscono sia il colesterolo totale che quello “cattivo” non-HDL. È l’incoraggiante fotografia del popolo italiano che emerge dallo studio internazionale NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivistabritannica Nature. Guidata dall’Imperial College di Londra, e con la partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; la ricerca ha visto il contributo dei dati raccolti dal Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). Mentre il nostro organismo ha naturalmente bisogno del colesterolo, un suo eccesso può portare a un accumulo nei vasi sanguigni. E quasi tutti hanno ormai imparato a distinguere quello "buono" (HDL), protettivo contro infarto e ictus, dal "cattivo", non HDL, tipicamente legato a diete ricche di grassi saturi e trans, che avrebbe un ruolo importante nell’aumentare il rischio di patologie cerebro - cardiovascolari. Conoscere la situazione del colesterolo nelle popolazioni diventa allora uno strumento indispensabile per la prevenzione e la salute pubblica. Questo è l’obiettivo della ricerca NCD-RisC, che ha utilizzato informazioni raccolte su 102,6 milioni di individui in 200 Paesi per un

L’aumento di utilizzo di  psicofarmaci  in questo periodo è stato rilevato da molti psicologi e psichiatri cui hanno fatto ricorso le molte persone con numerosi problemi a partire dal forte stress e dall’ansia. Definire gli psicofarmaci è importante per spiegare l’interazione tra alcol e  questo tipo di medicinale :sono un gruppo eterogeneo , in grado di curare o di alleviare disturbi psichici di diversa natura attraverso una complessa azione su specifiche sostanze chimiche presenti nel nostro cervello Da un punto di vista dietetico non esistono particolari cibi da seguire durante una terapia con psicofarmaci, se non quella di evitare l’assunzione di alcolici.” Le benzodiazepine (farmaci che curano i disturbi d’ansia)- dice il Prof Alberto Siracusano  Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’ Università di Roma Tor Vergata– possono provocare nella persona profonda sonnolenza e momenti di ipotensione( pressione molto bassa) anche gravi. E’ chiaro che la gravità di queste situazioni dipende dalla dose del farmaco assunta.  Per alcuni farmaci antidepressivi- continua il professore-  è necessario evitare quei cibi e bevande che contengono una sostanza chiamata tiramina perché dannosa in associazione con l’alcool” Ansia e depressione sono stati che predispongono alla assunzione di alcol dal momento che l’etanolo allevia i momenti di sofferenza