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Rubrica di Emanuela Medi
 

Ceretto e la riapertura al pubblico

Con nuove formule di accoglienza  il gruppo Ceretto, nel rispetto della sicurezza prosegue  la propria attività nel settore vitivinicolo e della ristorazione Le Langhe rappresentano un luogo ideale per quanti cercano – anche dopo l’emergenza Covid 19 – un’occasione di viaggio lento, sensoriale, legato alle bellezze del territorio e alla volontà di scoprire ciò che di bello il nostro paese può offrirci: un turismo in collina alla ricerca di territori ricchi di patrimoni culturali e artistici, di cui godere anche attraverso  camminate, trekking e percorsi in bicicletta.

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Il Logo Ceretto

Il gruppo Ceretto, azienda familiare legata da sempre al territorio, dopo una scrupolosa riorganizzazione dei propri spazi per rispettare le attuali norme di sicurezza, riapre  al pubblico dal 26 maggio l’attività di ristorazione della Piola e dal 3 giugno anche di Piazza Duomo ad Alba senza dimenticare le degustazioni all’Acino, presso la Tenuta Monsordo Bernardina, che  ripartiranno il 3 giugno mettendo a disposizione degli ospiti i percorsi open air in mezzo ai vigneti oltre al classico tour della cantina, in un ambiente rigorosamente sicuro.

“Queste settimane ci hanno permesso di riconsiderare e riflettere sul nostro lavoro. Siamo prima di tutto una famiglia che porta avanti un’azienda agricola e da questa nascono tutte le altre attività, come modo naturale per raccontare il nostro territorio. Questa emergenza ci ha fatto capire che la terra va trattata con sempre maggior rispetto e consapevolezza, un percorso che abbiamo intrapreso da anni e che con sempre maggiore responsabilità porteremo avanti, preservando la bellezza e genuinità delle Langhe” afferma Roberta Ceretto.  

Da Piola a Piazza Duomo con il mondo vegetale a km 0 dello, chef Enrico Crippa, che nella Tenuta Monsordo Bernardina, coltiva e attinge materia prima per le proposte del suo ristorante grazie ai 5 orti che hanno continuato ad essere curati anche in queste settimane di minor lavoro. Il ristorante aprirà il 3 giugno proponendo i menù degustazione .

Ne per ultimo ne da ultimo  l’attività vitivinicola ha continuato ad andare avanti sugli oltre 160 ettari di proprietà: nel mese di maggio, come di consueto, stanno uscendo le nuove annate di tutti i vini, soprattutto le attese annate 2016 dei cru di Barolo e 2017 di Barbaresco, e, se le condizioni metereologiche continueranno a venire incontro alle esigenze della produzione, si prospetta una grande vendemmia per questo 2020.

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