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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cheese 2019 per non parlare solo di formaggi

A Bra dal 20 al 23 di settembre , la manifestazione internazionale più importante organizzata da Slow Food:protagonisti  i formaggi, ma con una marcia in più :si immagina  il futuro del cibo , della biodiversità, dell’ambiente, dell’uomo.

C’è da perdere la testa tra i tanti eventi, appuntamenti culturali, showcooking, dove si parla e soprattutto si porta a conoscenza del pubblico i tanti perché e aspetti del formaggio: tatto, gusto, e olfatto , stagionatura e ora anche  e soprattutto il naturale. Come osserva Massimo Montanari, il più grande storico del cibo italiano, bisogna riconsegnare ogni prodotto alla propria storia e al proprio territorio :   al naturale cui Slow Food ha sempre dedicato grande attenzione. Quindi vini senza lieviti selezionati, pani a lievitazione naturale, ma anche formaggi senza fermenti selezionati, salumi privi di nitriti e nitrati preservando di ognuno la biodiversità invisibile fatta di batteri, enzimi, lieviti verso cui produttori sensibili mostrano interesse aprendo la strada a consumi equilibrati sani e sostenibili.

 Tante le virtù dei formaggi a partire da quelli da erba: una risposta all’abbandono degli alpeggi di montagna con ricaduta sull’ambiente e sulla ricchezza dei pascoli. Ancora formaggi a latte crudo, formaggi che provengono da tutto il mondo e un  incredibile in abbinamento con gin artigianali, made in Quebec da Bobby Gregoire  fondatore di uno speciale Laboratorio del Gusto. Ma su tutti troneggia il Parmigiano Reggiano in tutte le stagionature e abbinamenti, che per l’occasione  annuncia di donare 31 mila euro ai quattro presidi Slow Food del Centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016  . E perché non il gelato?  Lo trovate nella Piazza del gelato di Cheese, incontro ideato da Alberto Marchetti, perché  non si discute, il gelato deve essere , buono, fresco, genuino, Spazio al gelato di recupero prodotto con frutti dimenticati ed erbe spontanee e per tutti il Milk Bar grazie a Inalpi per un assaggio di latte fresco dei pascoli piemontesi.

Ma siamo in Piemonte e non potevano mancare  le bollicine del Consorzio Alta Langa: degustare con il burro di Beppino Occelli, con Parmigiano Reggiano, Tartufo Bianco di Alba.. 

Emanuela Medi, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.