A Bra dal 20 al 23 di settembre , la manifestazione internazionale più importante organizzata da Slow Food:protagonisti i formaggi, ma con una marcia in più :si immagina il futuro del cibo , della biodiversità, dell’ambiente, dell’uomo.
C’è da perdere la testa tra i tanti eventi, appuntamenti culturali, showcooking, dove si parla e soprattutto si porta a conoscenza del pubblico i tanti perché e aspetti del formaggio: tatto, gusto, e olfatto , stagionatura e ora anche e soprattutto il naturale. Come osserva Massimo Montanari, il più grande storico del cibo italiano, bisogna riconsegnare ogni prodotto alla propria storia e al proprio territorio : al naturale cui Slow Food ha sempre dedicato grande attenzione. Quindi vini senza lieviti selezionati, pani a lievitazione naturale, ma anche formaggi senza fermenti selezionati, salumi privi di nitriti e nitrati preservando di ognuno la biodiversità invisibile fatta di batteri, enzimi, lieviti verso cui produttori sensibili mostrano interesse aprendo la strada a consumi equilibrati sani e sostenibili.
Tante le virtù dei formaggi a partire da quelli da erba: una risposta all’abbandono degli alpeggi di montagna con ricaduta sull’ambiente e sulla ricchezza dei pascoli. Ancora formaggi a latte crudo, formaggi che provengono da tutto il mondo e un incredibile in abbinamento con gin artigianali, made in Quebec da Bobby Gregoire fondatore di uno speciale Laboratorio del Gusto. Ma su tutti troneggia il Parmigiano Reggiano in tutte le stagionature e abbinamenti, che per l’occasione annuncia di donare 31 mila euro ai quattro presidi Slow Food del Centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016 . E perché non il gelato? Lo trovate nella Piazza del gelato di Cheese, incontro ideato da Alberto Marchetti, perché non si discute, il gelato deve essere , buono, fresco, genuino, Spazio al gelato di recupero prodotto con frutti dimenticati ed erbe spontanee e per tutti il Milk Bar grazie a Inalpi per un assaggio di latte fresco dei pascoli piemontesi.
Ma siamo in Piemonte e non potevano mancare le bollicine del Consorzio Alta Langa: degustare con il burro di Beppino Occelli, con Parmigiano Reggiano, Tartufo Bianco di Alba..
Emanuela Medi, giornalista