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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cibi ricchi di antiossidanti:  la loro accettabilità  condizionata dall’ansia e  dalla  paura dei cibi nuovi

E’ possibile che tratti di personalità e variabili psicologiche siano in grado di condizionare  l’accettabilità dei cibi ricchi di antiossidanti importanti per i loro effetti benefici sulla salute?

Studi recenti che rientrano nel Progetto Italian Taste e nel progetto PRIN, sulle differenze individuali nell’accettabilità di cibi salutari, dimostrano – dice Alessandra De Toffoli, dottoranda  dell’Università degli Studi di Firenze- che  l’ansia, la neofobia o paura che un cibo che non conosciamo possa non piacerci, la difficoltà ad esprimere le proprie e altrui emozioni, condizionano la scelta di questi alimenti, spesso caratterizzati da sensazioni forti di amaro e astringenza rispetto ad altri cibi. Per questo motivo- dice sempre la ricercatrice- le persone che percepiscono in maniera forte l’amaro e l’astringenza sono anche coloro che li preferiscono di meno”.

E’ questo uno dei risultati più interessanti del Progetto Italian Taste (www.it-taste.it), un progetto della Società Italiana di Scienze Sensoriali  per studiare le preferenze alimentari degli Italiani. Al progetto svolto in collaborazione con 8 Università e numerosi Istituti di Ricerca, hanno partecipato 3000 persone. E’ durato tre anni e ha raccolto importanti informazioni sui comportamenti, preferenze alimentari, sensibilità ai gusti, informazioni genetiche, variabili socio-demografiche, in modo da costruire il primo data base e un quadro completo che sta alla base delle preferenze e dei comportamenti alimentari.Il tema dei fattori individuali che condizionano le preferenze per cibi salutari ricchi di antiossidanti è poi al centro di un progetto nazionale triennale coordinato dal prof. Erminio Monteleone l’Università di Firenze. I risultati di questi studi saranno presentati  in un convegno Europeo a  Verona dal 2 al 5 settembre.

Ma torniamo al nostro studio che ha messo in luce un collegamento molto interessante tra tratti della personalità e quello che è stato definito PROP ovvero la capacità geneticamente determinata di percepire i gusti. Le femmine risultano geneticamente più sensibili ai gusti rispetto i maschi, per i quali sarebbe più facile orientarsi verso cibi dal sapore più deciso e caratterizzati dall’amaro e l’astringente, tanto comuni in ortaggi e vegetali ad alto potenziale salutistico come appunto cibi ricchi di antiossidanti. Anche le persone  con  ridotta sensibilità ai gusti ma con personalità ansiosa gradiscono meno cibi ricchi di antiossidanti caratterizzati da sensazioni forti di amaro e astringenza che vengono percepiti come più amari e più astringenti rispetto ad altri soggetti.

“Tutto questo lascia pensare- dice Sara Spinelli dell’Università di Firenze– che possono esserci caratteri di personalità direttamente collegati a come sentiamo e altri che riguardano più il significato che questi stimoli hanno per noi”

Emanuela Medi, giornalista

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