Nella gradevole e graziosa cantina di wineconcept, punto di ritrovo di appassionati e wine lovers amanti dei vini non convenzionali , si è tenuta una verticale 10 annate di Verdicchio di Matelica di Collestefano.
I Sommelier Alessandro Brullo e Martina Colantoni introducono l’azienda Collestefano, della famiglia Marchionni.Il loro Verdicchio di Matellica riconosciuto come un bianco nordico dovuto all’assenza del mare e dalle sue caratteristiche che ricordano più i vini dell’Alto Adige, ha la spina dorsale caratterizzata da verticalità aromatica, spiccata acidità e un tenore sapido elevato. Ricordiamoci che Fabio Marchionni, enologo ha un esperienza post laurea in Alsazia.
La Fattoria Collestefano è situata nelle Marche centrali al confine con l’Umbria nella valle di Camerino a 450m slm. E’ rigorosamente condotta a biologico dal 1995: infatti l’utilizzo di sovescio e concime naturale permettono un minore uso del rame in vigna e di anidride solforosa.
La degustazione guidata dai due sommelier di Wineconcept si è caratterizzata per la condivisione delle sensazioni organolettiche di tutti i partecipanti, ciò ha creato un’atmosfera non solo professionale ma anche serena, armonica e giovale .
Collestefano 2017
Al naso si presenta intenso, avvolge con le sue calde note di frutta agrumata, pompelmo e polpa bianca in particolare pesca bianca e accenni di note floreali.
In bocca l’ ingresso è fortemente caratterizzato da un’acidità tagliente e lunga con chiusura sapida, la quale ritorna e rendo il sorso lungo.
Collestefano 2016
Esprime un naso più mediterraneo, alla frutta fresca a polpa bianca e agrumi si affiancano note di alloro ed erbe aromatiche
In bocca l’’acidità è accentuata ma la sapidità prevale in lunghezza e chiude con piacevoli accenni di note floreali
Collestefano 2015
La 2015 spiazza tutti: al naso non si esprime affatto è muta, piatta, i profumi sono appena riconoscibili.
E al palato il sorso è altrettanto anonimo: è corto.
Collestefano 2014
Quest’annata si presenta al calice anche con un colore diverso dagli altri infatti nel bicchiere riflette sfumature dorate
Al naso la frutta agrumata lascia il passo a note vegetali, erbacee e sfumature di sottobosco.
Al palato sorprende la sua avvolgenza: il corpo grasso è sorretto da una acidità e sapidità che sono perfettamente integrate tra loro e rendono il sorso lunghissimo.
Collestefano 2013
Il colore ritorna giallo paglierino e i profumi sono in evoluzione emergono note etere e di miele che accompagnano quelle floreali di camomilla.
In bocca avvolge con il suo calore, l’acidità anche qui integrate con la sapidità che rendono il sorso fresco e gradevole
Collestefano 2012
Quest’annata sorprende per i suoi profumi di idrocarburi, l’acidità in bocca e la chiusura sapida rendono il sorso fine, sottile e lungo.
Collestefano 2011
La caramella mou e accenni di note casearia predominano nei profumi e li rendono tendente al dolce.
In bocca la sapidità e il calore prevalgono sulle altri componenti: il sorso è piacevolmente lungo e chiude con aromi di pandoro
Collestefano 2010
La grande annata si fa sentire i suoi profumi sembrano ringiovaniti: ritorna la nota agrumata di pompelmo e frutta a polpa bianca accompagnata da note erbacee
In bocca è un preludio di aromi, il sorso è lunghissimo sorretto dall’acidità che prevale sulla sapidità che si fa sentire in modo timido ma c’è. La chiusura è fresca
Collestefano 2009
L’olfatto è un esplosione di liquirizia che pian piano si affievolisce lasciando spazio alle note di erbe aromatiche su cui predomina l’anice
Il sorso si regge tutto sull’acidità e il calore, la sapidità ancora una volta si presenta timida.
Il verdicchio di Matelica di Collestefano attraverso le sue 10 vendemmie ci ha sorpreso, divertito e resi allegri.
Pablo Frascona, master sommelier