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Rubrica di Emanuela Medi
 

Consumare il pesce in modo responsabile

Vongole, cozze e pesci : gli italiani non rinunciano ai prodotti ittici sia pescati o allevati e proprio durante le feste di natale che si registra il più alto consumo( stime Coldiretti e ImpresaPesca) con una spesa che supera il miliardo , un +5% rispetto lo scorso anno grazie alla stabilità dei prezzi.

Ma c’è un MA, il costante aumento della domanda mette alla prova i nostri mari tanto che ad oggi l’80% degli stock ittici monitorati nel Mediterraneo risulta sfruttato in modo non sostenibile, nonostante la pesca garantisca la sussistenza di 180.000 persone in quest’area. E se come dicono le statistiche 3 italiani su 4( dati Federcoop Pesca) offriranno portate a base di pesce  il cui costo- per il primo piatto della vigilia- si aggira sui 105 milioni e per il secondo 480 milioni, come coniugare il nostro stile di vita a tavola con lo stato delle risorse naturali e il sostentamento di milioni di persone nel mondo che da esso dipendono. Una opportunità è offerta da MSC-Marine Stewardschip Council- organizzazione internazionale non profit responsabile del più importante programma globale di certificazione di sostenibilità ittica- che con il suo marchio sui prodotti ittici garantisce che quel prodotto è stato pescato nel rispetto del mare o in alternativa il marchio ASC( Aquaculture Stewardship Council) che . garantisce la provenienza da allevamento responsabile.

Il marchio blu è presente su oltre 1300 prodotti da quelli presenti nei discount a quelli di alta fascia, nei supermercati o nei brand preferiti dagli italiani MA nel nostro paese, a differenza di altri europei, non ci sono pescherie o banchi di pesce freschi in supermercati certificati. Solo la richiesta della certificazione da parte dei consumatori e  il loro potere di acquisto possono essere le giuste leve per prodotti ittici sostenibili . Ma torniamo alle preferenze: il 62% degli italiani assaggerà il salmone , l’11% il caviale o le ostriche ma il re della tavola rimane l’indiscusso baccalà, cozze e frutti di mare per il sostanzioso spaghetto..E se la vigilia secondo la tradizione cattolico-romana è un giorno di penitenza? Non siamo i soli: in tutti i paesi dove sono presenti le comunità italiane  trionfa il pesce..cucinato secondo le più tradizionali ricette.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.