Ogni 5 dicembre ricorre il FAO World Soil Day, la giornata mondiale dedicata al deterioramento e consumo del suolo. Secondo la FAO, che promuove ogni anno questa iniziativa, attualmente lo spazio equivalente a quello di un campo di calcio ogni 5 secondi viene eroso. Entro i prossimi 60 anni, nel mondo intero potrebbero non esserci più terreni coltivabili. Un bene prezioso perchè è dal terreno che nasce il 95% del nostro cibo.
Sul tema, IBM e Morning Consult hanno realizzato uno studio, “European Food Responsibility Study”, che ha coinvolto Italia, Spagna e UK, volto a rilevare il grado di conoscenza, le abitudini e la sensibilità dei consumatori in materia ambientale e alimentare.
Gli italiani hanno dimostrato una discreta sensibilità verso la sostenibilità ambientale manifestando l’interesse per acquisti alimentari, durante le feste che siano “ essenziali” .Il 63% dei consumatori del Bel Paese non si lascia scoraggiare da un innalzamento dei prezzi di acquisto, se questi sono indice di una provenienza responsabile del cibo.
Il 75% ha a cuore il tema degli sprechi alimentari e il 53% ha affermato di prediligere l’acquisto presso catene della distribuzione che adottano iniziative volte a ridurre lo spreco alimentare.
9 su 10 intervistati ritengono che sarebbe molto o relativamente prezioso disporre di alimenti tracciabili attraverso la blockchain e più dell’80% mostrano preoccupazione per il degrado del suolo.
Infine, in merito alle motivazioni che guidano la scelta di prodotti sostenibili, il 36% degli italiani ha affermato di considerare i benefici per la propria salute, mentre il 23% ha dichiarato di voler contribuire al benessere degli animali.