Nel nostro paese sono 3 milioni e mezzo( il 5,3% della popolazione) le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore ( Dati AIOM, Associazione di Oncologia Medica e Registro Italiano Tumori) ed è in aumento l’aspettativa e la qualità di vita per molte malattie oncologiche. Donne e anziani i più colpiti. Ci è sembrato importante pubblicare la direttiva del Ministero della Salute contenente le raccomandazioni ufficiali per la gestione dei pazienti oncologici e onco-ematologici in corso di emergenza CODIV-19, redatte su iniziativa del Comitato tecnico Scientifico della Protezione civile.
Le raccomandazioni sono disponibili sul sito del progetto, al link: https://www.salutebenedadifendere.it/wp-content/uploads/2020/03/Raccomandazioni-COVID-19.pdf
“Siamo molto soddisfatti e ringraziamo il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico Scientifico per la celerità con cui hanno dato seguito alle nostre richieste – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto – le raccomandazioni dissipano molti dubbi e forniscono linee guida chiare. Auspichiamo che presto possano essere affrontati altri punti importanti come le raccomandazioni per i caregiver e l’accesso ai dispositivi di protezione individuale per i pazienti”.
Il documento del Comitato Tecnico Scientifico conferma nelle sue premesse che, nonostante i dati al momento siano estremamente limitati, sembra che i pazienti con patologie oncologiche o onco-ematologiche siano da un lato esposti a maggior rischio di contrarre l’infezione, e dall’altro ad andare incontro a un andamento più severo.
Si raccomanda pertanto a tutti i pazienti, sia a quelli che hanno completato il percorso terapeutico (off-therapy) che a quelli ancora in trattamento, di applicare le seguenti norme igieniche:
- evitare, ove possibile, luoghi affollati;
- indossare la mascherina (di comune uso, quali quelle chirurgiche) fuori dal domicilio, in particolare quando si rendano necessarie visite in ospedale per visite, esami e/o trattamenti;
- eseguire un’accurata e frequente igiene delle mani (si vedano anche le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul lavaggio delle mani);
- evitare le visite al proprio domicilio da parte di familiari o amici con sintomi respiratori e/o provenienti da aree a rischio;
- al fine di evitare contagi in ambito lavorativo si suggerisce di mantenere una distanza di almeno un metro (meglio anche due) dai colleghi che presentino sintomi respiratori, invitandoli ad indossare una mascherina.
Ai pazienti off-therapy si raccomanda di posticipare, laddove possibile e in accordo con gli specialisti del settore che hanno in carico il paziente, i controlli di follow-up, in modo da limitare al massimo la frequentazione delle strutture sanitarie (sia per limitare il rischio di esposizione a SARS-CoV-2, sia per ridurre la mole di lavoro di strutture già in parte sovraccariche).
Per quanto riguarda le raccomandazioni specifiche relative ai pazienti in trattamento citostatico, radiante o immunoterapico, il Ministero della Salute raccomanda alle Autorità Sanitarie Locali di garantire i trattamenti a tutti i pazienti .