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Rubrica di Emanuela Medi
 

Cos’è l’Orange Wine?

Stiamo parlando dell’Orange Wine, non un surrogato o un intruglio imbevibile, ma di vero e proprio vino, ottenuto da uve bianche vinificate in rosso; le bucce .

Ne sentiamo sempre più spesso parlare, ne vediamo sempre più foto sui social network, ne leggiamo sui giornali e ce ne parlano in televisione ed in radio. È il trend del momento, e potrebbe essere il primo vero antagonista del celebre Prosecco.

Di questo vino sono lasciate in macerazione a diretto contatto con il mosto, per periodi variabili a seconda del risultato che si vuole ottenere (da poche ore a diversi mesi).

Ne consegue che il mosto rilascia tannini, polifenoli e terpeni, che generalmente sarebbero scartati al momento della pressatura,  in questo modo  viene generato un vino più strutturato, più odoroso e ricco di aromi, dal caratteristico colore arancio o giallo molto carico. Nulla a che vedere dunque con il colore di un vino Rosè.

Il trend degli Orange Wine è in forte crescita soprattutto in Regno Unito, dove sempre più Strutture lo inseriscono nelle proprie Carte. Anche in Italia non siamo indietro sul tema, ed abbiamo già diversi produttori all’avanguardia, come Josk Gravner, che vinifica Ribolla Gialla, o Alessandro Dettori che utilizza Vermentino. Al momento una bottiglia di fascia media ha un costo che oscilla tra i 15 ed i 50 euro a bottiglia.
Siamo di fronte ad un fenomeno passeggero o alla grande occasione per il business mondiale dei vini?

Claudio Chiricolo

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