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Rubrica di Emanuela Medi

Cultura: La parmigiana non è di Parma e l’abbinamento con il vino è un ring da pugilato

La parmigiana non è un piatto tipico di Parma o dintorni. L’origine è meridionale perché le melanzane furono portate nel Sud Italia dagli Arabi. Il termine “parmigiano” indica che tra gli ingredienti è presente un formaggio. Il più noto dei quali è il parmigiano, ampiamente sostituito nel Sud da altri ottimi formaggi.
Ma  il termine parmigiana indica altre cose: ad esempio un tipo di imposta esterna per le finestre (simile alle veneziane) in grado di proteggere  gli occhi dal sole. Questo perché nel meridione, per riparare la vista, si usa la palma della mano e le “ parmigiane”, con i listelli di legno posti in scala, sono diventate “parmigiane”. In sostituzione delle melanzane, in molte famiglie si utilizzano le zucchine, i cardi, cucinate in teglie quadrate che vengono appunto chiamate parmigiane.
 E ora un cenno sulla melanzana: sicuramente pochi sanno che il suo nome deriva da “mela non sana”, in un certo senso pericolosa perché si riteneva che fosse velenosa. Si diceva che provocava turbe psichiche, la peste, il cancro. Questo ortaggio ingiustamente bistrattato proveniva dalla Cina e dall’India, ma fu introdotta dagli Arabi intorno al 1400 con il nome di “bandigian”. Nel medioevo il prefisso “melo” era aggiunto per indicare verdure che provenivano da lontano ( melograno, melacotogna..). Qundi bandigian diventò “ melo-bandigian” da cui l’attuale melanzana. Il tempo si sa riabilita molte cose e la melanzana, poco calorica e ricca di fibra, è diventata un riconoscimento gastronomico del Sud tanti sono i modi di preparazione: caponata, caponatina, alla Norma, fritte, sott’olio, con carne, senza carne…
Ma con quale vino l’abbiniamo? La prova del cuoco è una passeggiata di fronte alla complessità del piatto: pomodoro acidulo, melanzana  dal gusto amarognolo, mozzarella succulenta. Il gambero rosso ha decretato  i favoriti in una prova non priva di contestazioni: Pinot Nero Trattmann Riserva 2010 Girlan , il Rosso dl Soprano 2011 Palari per il Sud e il Nord con il Sylvaner Valle di Isarco, Praepositus 2012 Abazia di Novacella e il Valle Isarco Riesling Kation 2012 Kuenhof.

Sicilia e Alto Adige, la parmigiana è riuscita a unire capo e piedi del Belpaese!
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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.