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Rubrica di Emanuela Medi

Dieta mediterranea… addio?

E’ sempre importante parlare della relazione tra alimentazione e salute in senso positivo:  sottolineando gli aspetti positivi e protettivi dei singoli alimenti.

Questo tanto più l’evidente allontanamento, da parte degli italiani, dalla dieta mediterranea nonostante i continui richiami di scienziati e nutrizionisti che non mancano di dimostrarne l’efficacia testata da numerosi studi.

E infatti non solo mangiamo male, ma lo facciamo senza rendercene conto stando all’ultima ricerca di Gfk Eurisko effettuata sulla base di 15mila elaborati compilati sul  sito curarelasalute.com .
Ebbene solo 2 italiani su 10 consumano la giusta quantità di frutta e verdura, nonostante pensino di mangiarne a sufficienza ( le raccomandazioni giornaliere sono 4-5 porzioni ). Latte e derivati: 2 su 10. Poco ma poco meglio il consumo di uova ricchi di vitamina D, 3 su 10. Brillano per assenteismo il pesce, la frutta a guscio.
Cose già dette tante volte, evidenze che si confermano  anche in questa ricerca che si è basata su un test della piramide alimentare pubblicata appunto sul sito curarelasalute.it a seguito della campagna  promossa grazie al contributo di Pfizer Consumer Healthcare, con il patrocinio del Centro Studi sull’obesità dell’Università di Milano e della Università degli Studi del Molise. Fretta, stanchezza, poca fantasia sono cattivi consiglieri ” i più- dice il Prof Michele Carruba direttore del centro milanese – alla fine optano per un take-way, una pasta condita con quello che trovano in casa,  si rimpinzano di patatine, olive e tramezzini infarciti di maionese all’ora dell’aperitivo o provano l’etnico che non si sa come è cucinato. Il giro vita aumenta, la pancia pure e minacciosamente avanza  il diabete.. ”

Nessuno sfugge a questa impietosa fotografia: bocciati sono gli studenti fuori sede tra i 19-27 anni che hanno risposto alle domande della Fondazione Istituto Danone, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con l’Università degli studi di Pavia. Il 10% salta la colazione, la sera il 60% opta per il take away almeno una volta la settimana (pizza o kebab), yogurt il 23%, succhi il 30%, cereali il 31%. Pesce, chi lo conosce? Non’è meno interessante la ricerca effettuata da Coca Cola   che ha puntato sul gusto per esplorare l’esperienza multi sensoriale su come vengono gustati cibi e bevande, le preferenze e i consumi.

Emanuela Medi, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.