Plauso anche a loro: le farmacie, presidio socio sanitario di riferimento sul territorio, aperte anche nelle zone più a rischio, con turni massacranti per consentire la distribuzione di farmaci, erogare piccoli servizi ,rassicurare e consigliare specie le persone anziane disorientate che vivono nei piccoli paesi. “ -La trincea delle farmacie italiane così la definisce il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, è la battaglia giornaliera dei farmacisti a rischio di contagio nello svolgimento del proprio lavoro al banco “
Non si sostituiscono al medico specie se di famiglia ma il “ nostro sistema sanitario, ora più che mai, ha un alleato indispensabile ,efficiente , affidabile, compatto che contribuisce in maniera significativa alla gestione di questo eccezionale evento”- dice Vittorio Conarina vicepresidente di Federfarma, il sindacato dei farmacisti . Ancora prima che il coronavirus arrivasse in Italia, le 19mila farmacie sparse sul territorio nazionale hanno dato le indicazioni del Ministero della Salute, esponendole in un poster accompagnato da un depliant con i consigli predisposti dall’Istituto Superiore di Sanità.
Si sono attivate immediatamente per dare- tramite una locandina- il numero verde 800.189.521 in collaborazione con CRI, per la distribuzione gratuita a domicilio dei farmaci a chi è impossibilitato a recarsi in farmacia. Forte di un comparto che da lavoro a 80mila persone di cui 60mila farmacisti, la categoria ha deciso di costituirsi parte civile nei confronti di quelle farmacie che effettuano indebiti rialzi dei prezzi di prodotti e presidi oggetto di richieste straordinarie come mascherine protettive e prodotti disinfettanti difficilmente reperibili.
Emanuela Medi, giornalista