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Rubrica di Emanuela Medi
 

Forchetta e coperto: gli ultimi a comparire sulla tavola

L’ultima a comparire sulla tavola è stata la forchetta; il coltello è stato sempre utilizzato perchè oltre a servire come arma di difesa e offesa, aiutava a spezzare, incidere, ridurre il cibo a piccole dimensioni.

Il cucchiaio imitava la conchiglia, ed era indispensabile per gustare cibi teneri, molli e soffici. La forchetta invece impiegò molto tempo per essere accolta a tavola: inspiegabilmente scatenò polemiche e molte ironie come indice di raffinatezza e scarsa virilità. In alcuni casi venne definita come strumento del diavolo. Il monaco Pier Damiani, criticava, all’inizio dell’anno mille, la principessa bizantina Maria, andata in sposa a Venezia a Giovanni Orseolo, figlio del Doge perché usava mangiare con una forchettina d’oro, sinonimo di decadenza. Dopo il mille cominciò ad espandersi l’uso della forchetta grazie agli scambi commerciali con i paesi orientali dove l’uso della forchetta era sinonimo di “buone maniere bizantine”.

Bisogna arrivare al Rinascimento  per notare la forchetta presso alcune corti europee, erano considerate delle preziosità da esibire solamente in alcune occasioni. Anche il numero dei denti è cambiato nel tempo; dai 2-3 di alcuni esemplari francesi, si passò alle 4 per le posate da portata e alle 3 per le forchette da pesce. Forchetta e poi.. il coperto , compagni di tavolo e di buone maniere praticamente sono nate nello stesso periodo. Nei pranzi ufficiali , i camerieri posavano accanto al commensale un vassoio d’argento con sale, spezie, pane e le tre posate di gusto italiano nascoste da un tovagliolo.

Il termine “coperto” deriva da questa usanza di coprire gli oggetti da tavola e la ristorazione mantiene ancora oggi questa parola nella lista del menù, a molti incomprensibile.

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