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Rubrica di Emanuela Medi
 

Fronte comune per la candidatura dell’espresso a Patrimonio dell’Unesco

 Il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale accoglie tra i suoi soci il Comitato Italiano del Caffè, una delle principali associazioni di categoria che conta tra le sue fila ben 76 tra le più importanti aziende italiane del settore.

Dichiara Giorgio Caballini di Sassoferrato, Presidente del CTCEITIl Caffè Espresso è un patrimonio Italiano dal valore sociale e culturale inestimabile che necessita di un fronte comune e unitario per essere tutelato. L’ingresso del Comitato nel nostro Consorzio va proprio in questa direzione, allargando così i confini della “Comunità” del Rito (Arte) del Caffè Espresso Italiano Tradizionale. Ora, insieme e ancora più determinati, continueremo a lavorare con l’unico scopo di ottenere dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Umanità per il nostro amato Caffè Espresso Italiano Tradizionale, qualsiasi sia la sua accezione”.

Il Comitato Italiano del Caffè, nato nel 1959, è un punto di riferimento importante per l’industria di torrefazione e per l’intero comparto, giocando un ruolo decisivo nei rapporti con le Istituzioni nazionali, europee e internazionali, con la Federazione Europea del Caffè e con le diverse componenti sociali. Tra le sue principali attività c’è la promozione dell’eccellenza del “caffè espresso italiano”, mettendo in contatto il mondo della produzione con quello della torrefazione. Inoltre, è di particolare rilievo la costituzione nel 2013 della “Scuola Italiana del Caffè”, diretta ai tecnici delle Organizzazioni dei Paesi produttori. Promozione e tutela di un patrimonio comune e attenzione alla formazione sono, dunque, i valori comuni che hanno reso possibile la condivisione di un progetto importante come quello intrapreso dal Consorzio fondato dal Presidente Caballini.“E’ una grande occasione per unire le forze intorno a un obiettivo comune, il riconoscimento del caffè espresso italiano tradizionale come patrimonio Unesco – dichiara Mario Cerutti, Presidente del Comitato Italiano del CaffèVogliamo valorizzare un rito straordinario, un prodotto identitario che ci racconta, ogni giorno, in tutto il mondo

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.