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Rubrica di Emanuela Medi
 

Guida Michelin 2019: Viva la Provincia!

La Guida Michelin 2019 evidenzia la sempre crescente attenzione da parte degli ispettori della “Rossa” verso la Provincia Italiana. Stupiscono l’assenza di nuove stelle a Milano e la perdita dell’agognato riconoscimento da parte di tre importanti ristoranti romani.

Hanno avuto la meglio su queste grandi metropoli città più defilate come Matera, Catania e Viterbo, mete gastronomiche di tutto rispetto dove finalmente brillano nuove stelle. Nel contempo, Torino si è rivelata la destinazione gourmet dell’anno con la premiazione di ben tre ristoranti, incluso il già popolarissimo Bistrot Cannavacciuolo.

Ma la novità più importante è l’ingresso nel club dei tristellati del ristorante Uliassi di Senigallia (AN), eccellente meta gourmet della riviera marchigiana. Con l’ingresso di questa realtà, i ristoranti tristellati italiani raggiungono per la prima volta l’agognata quota dieci. Dieci anni fa lo stivale ne ospitava la metà.

Giovani, giovanissimi, alcuni diplomati da pochi anni, i nuovi chef stellati dimostrano quanto il bel paese sia pieno di talento. Constatiamo con molto piacere che in tanti hanno scelto location al di fuori dei sentieri più battuti, e che parecchi hanno optato per scenari suggestivi quali antichi palazzi, cascine recuperate e tenute agricole. Questa tendenza dimostra come l’alta gastronomia possa perfino contribuire alla valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico nostrano.

Lungi dagli afflussi quasi debordanti che sollevano l’economia delle principali località turistiche, la provincia – che è da sempre la fucina della gastronomia italiana – continua ad accusare le conseguenze della crisi. Pertanto, una stella per un piccolo paese o una cittadina di medie dimensioni è una boccata d’ aria fresca, poiché porta turismo ed attenzione mediatica, creando significative opportunità di sviluppo economico.

La crescita collettiva resa possibile delle Stelle Michelin calza a pennello nel nostro concetto di Cibosano, poiché “sano” è ciò che beneficia non solo chi cerca l’esperienza e chi la crea, ma anche tutti coloro che ruotano attorno a questi due soggetti.

Sia dunque valutata e rivalutata la Provincia, terra che cresce e che cela nella sua eterna quiete quel fermento culturale e creativo che rende unica l’Italia. La “Rossa” ne ha compreso l’immenso valore e negli anni a venire continuerà a celebrarne le eccellenze.

Raffaele Mosca, Master Sommelier

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