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Rubrica di Emanuela Medi
 

Helmuth Kocher: vini rose, vini vulcanici e vini Piwi: per loro un futuro promettente

Al via  la 27^ edizione di Merano  WineFestival (9-13 novembre): un format ormai collaudato, punto di riferimento  per i tanti wine lowers, ricco di appuntamenti, novità, degustazioni, eventi gastronomici.

Loro le eccellenze: vino e cibo non deluderanno i nasi e i palati più raffinati.  Anteprima nazionale: Roma in un contest elegante e ricco di fascino quale l’Aquarium, alla presenza di 150 selezionati giornalisti.

Hlmuth Kocher  qual è  segreto del successo di questo ormai imperdibile evento ?

“Parliamo di cultura, storia, tradizioni che il vino porta con se e che io – da quando me ne sono innamorato negli anni 80- sento come  un impegno mio personale di trovare sempre delle cose nuove, di qualità da far conoscere . Ora la parola qualità è molto abusata ma veramente tutti i prodotti e i vini che sono a Merano hanno subito una selezione molto dura: sono stati assaggiati e valutati sia per quanto riguarda i vini sia i cibi: questo è il nostro messaggio  dalla prima edizione del 1992: qualità nella selezione

Un percorso decisamente importante

“Quest’anno nella selezione c’erano circa 6.000 vini di  questi saranno presenti a Merano 1500  il cui punteggio è stato di un minimo di 88 su 100 : il che vuol dire che siamo nella qualità superiore .Tutte le regioni sono presenti, compresa una sezione internazionale. Nel panorama già molto interessante italiano vedo con piacere che alcune regioni si stanno muovendo con vivacità e professionalità: per esempio la Puglia con i vini rose ma anche la Calabria in particolare con i prodotti tipici e poi c’è questo exploit dei vini vulcanici e allora parliamo dell’Etna, del Vesuvio ma anche l’area del Soave del Colli Euganei. Un momento molto particolare per il vino per la storia, le famiglie che da generazioni sono impegnate, il territorio, la cultura cui sono legati e che la gente vuole conoscere”

Lei ama i vini rosati, c’è una ragione specifica?

E’ un tema molto importante soprattutto in vista di questo importante cambiamento climatico che- come dicono gli esperti- porterà alla non sopravvivenza di circa il 70% del nostro patrimonio viticolo In questo contesto il rosato può essere una variante importante perché non è difficile nella produzione , è molto resistente e poi è un vino facile, da bersi a tutto pasto. Per quanto riguarda l’altro mio grande interesse., il biodinamico, lo seguo dal 2005, in particolare attirano la mia attenzione questi vini PIWI molto resistenti alle malattie, (in Alto Adige) arrivano fino a 1850 metri di altitudine) e che ben si adattano alle situazioni climatologiche anche estreme .

Vino ma anche gastronomia di qualità: alto punto di forza di Merano WineFestival

Assolutamente si, presentiamo 140 prodotti tipici e faremo in diretta la mozzarella di bufala e lo yogurt di bufala, pubblicità per  il tonno rosso:, come i cibi fermentati che cento anni fa erano la realtà culinaria di tutti i giorni e che noi vogliamo far riscoprire :  prodotti  che l’Italia ha da offrire, realtà splendide ma sconosciute. A noi farle conoscere soprattutto attraverso gli abbinamenti giusti di vino e cibo. Un riconoscimento che deve essere anche internazionale

Anticipazione sul vino o la linea vincente?

Ogni tipologia ha un suo messaggio: sicuramente il rose attirerà molta attenzione,come i vini vulcanici. Noto da anni un interesse crescente per i vini altoatesini figli di una provincia ormai al vertice anche internazionale  perché sono tutti prodotti selezionati. Su venti cantine ne abbiamo promosse tre: quindi selezione e qualità il nostro obiettivo. Senza dimenticare l’eleganza,  l’ unicità questa bella città immersa tra le Alpi  innevate con un clima mediterraneo in grado di offrire durante il Festival tante eccellenze in un clima gioioso e professionale.

Emanuela Medi, giornalista

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