Non c’è niente da fare la triade Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc caratterizzati da note speziate di pepe e vegetali di peperone verde , il Merlot con le su note di piccoli frutti rossi molto maturi, caffè tostato, cuoio, sottobosco-, IL FAMOSO TAGLIO BORDOLESE -, vince sempre senza dimenticare il Malbec e il Petit Verdot vitigni che spesso si accompagnano al più blasonato blend.
A confermarlo è l’ennesima ricerca sui gusti preferiti dai consumatori: questa volta è uno studio condotto da Wine-Searcher, piattaforma di ricerca esclusivamente dedicata al vino, sui 25 mercati più importanti. In 18 dei 25 mercati analizzati Il BORDEAUX è la formula vincente soprattutto in Gran Bretagna. seguita ovviamente dalla Francia.. in Italia la preferenza va ai nostri rossi che – a detta di molti- hanno poco da invidiare agli eterni competitor d’oltralpe.
Amatissimo è il Nebbiolo, dai sentori di rosa appassita, ciliegia, lampone, violetta, salvie e genziana, vitigno da cui derivano vini come Barolo e Barbaresco, seguito dal Sangiovese, con i suoi aromi di viola, scorza d’arancia, timo, eucalipto, caffè, padre del Brunello di Montalcino, il Pinot Nero ,elegante nei frutti rossi, ribes, amarena ciliegia . Non sempre gli autoctoni hanno vita felice, come il Riesling in Germania, il Gruner Veltliner in Austria, mentre va forte l’internazionale Shiraz in Australia e il Pinot Nero nei mercati asiatici
Ma di tanti descrittori olfattivi quali sono i più utilizzati:. risponde Luigi Moio nel suo libro” Il respiro del vino” edito, Oscar Mondadori.
MINERALE: descrittore molto di moda associato all’acidità e alla purezza sensoriale- IODATO: termine utilizzato nei vini bianchi che ricorda l’odore del mare, l’aria fresca marina, gli scogli e la salsedine FUME’: ovvero paglia bruciata soprattutto in vini affinati in barriques o anche quando il vino è andato in riduzione ovvero è chiuso- CHIUSO :povero di profumi o quando è appena aperto o ha bisogno di tempo per sprigionare i profumi- ETEREO: associato spesso ai vini rossi molti vecchi ormai privi di profumi.
Emanuela Medi, giornalista, sommelier