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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il Caffé: un miracolo di gusto e profumo

In un chicco sono state individuate più di 600 sostanze: caffeina, minerali, oli aromatici, proteine, grassi, zuccheri, acidi organici, aldeidi e chetoni sostanze che regalano al prodotto l’inconfondibile aroma e il potere stimolante.

Contiene anche potassio, uno dei sali che aiutano le contrazioni muscolari compreso quella cardiaca, calcio che rinforza ossa e denti, cromo e manganese per il metabolismo dei carboidrati, ed anche magnesio che agisce come rinforzante del sistema nervoso.

Caffé e salute.

Talvolta si pensa che il caffè faccia male al fegato e alla bile, ma un consumo non eccessivo di 4 tazzine al giorno può aiutare la secrezione della bile, naturalmente per chi non soffre di patologie tipo gastrite o colite. Ma questo avviene con qualunque cibo, se può far male è inutile insistere. Inoltre si dice che non faccia dormire, e infatti non è consigliabile a chi soffre di insonnia, tuttavia altri dormono bene anche dopo aver concluso la cena con un espresso.

Fa bene o fa maleIl luogo comune è dovuto al fatto che l’espresso ha capacità stimolanti sui riflessi, sulla memoria ,sul sistema nervoso, ed esercita stimolazione sulle pareti venose con positivi riflessi sulla circolazione sanguigna.Perciò lo consiglio dopo mangiato per digerire meglio; a digiuno per riflettere; per una pausa e per tirar su il morale. C’è sempre una buona ragione per un buon caffè!.

Soprattutto il primo caffè del mattino, quando il mondo esterno lo puoi ancora estromettere spegnendo la TV

Quali caffè: Arabica e Robusta sono i due tipi di chicchi di caffè utilizzati per produrre le miscele in commercio. Le loro principali differenze sono da cercarsi nel gusto e nel dove vengono coltivati, e la prima importante differenza è genetica: l’arabica ha 44 cromosomi e la robusta 22; la caffeina nell’arabica varia da 0,9%-1,7%; e nella robusta 1,6%-2,8%.

L’arabica è il 70% del caffè prodotto al mondo, viene maggiormente coltivata nell’America del sud, in quella Centrale e nell’africa dei “reef”, Kenya, Etiopia e est Africa in generale. La robusta è prodotta dall’Africa dell’ovest Camerun, Costa d’Avorio, in India e in Estremo Oriente Vietnam e Indonesia. L’arabica cresce al meglio a quote elevate, sopra i mille metri e ha bisogno di molta pioggia, la robusta cresce anche a quote più basse e in condizioni meno ideali in termini di umidità e tipo di terreno ed ha meno problemi di malattie.I chicchi di arabica sono più allungati, ovali, quelli di robusta hanno una forma più arrotondata e presentano un solco più o meno dritto.

Tutti questi elementi sono utilissimi come curiosità, ma veniamo a due elementi molto interessanti per i baristi; uno di gusto e uno di portafoglio. L’arabica ha un gusto più delicato, meno amaro, con una acidità più o meno spiccata e con intense  sensazioni aromatiche,almeno nelle migliori qualità arabica. La robusta invece ha sensazioni gustative meno vigorose, un forte senso di amaro e soprattutto un grande corpo.

Paolo Stacchini, Giornalista esperto di Alimentazione e Marketing Alimentare

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