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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il commercio soffre ma bene il delivery dopo le 18

Una situazione di indubbia gravità che colpisce bar, ristoranti, esercizi commerciali e non è improbabile entrate contingentate- come in corso nelle città colpite da coronavirus- per i centri della grande distribuzione: ma ora una buona notizia. Il Governo ha consentito la consegna di cibo a domicilio anche dopo le ore 18, orario fissato di chiusura dalle disposizioni per contenere il covid-19.

La risposta del Governo chiarisce che il limite orario dalle 6.0 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico.  Soddisfatte FIE e ASSODELIVERY  che avevano chiesto chiarezza sulle norme  da seguire. L’attività quindi può proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio dando cosi la possibilità di fornire un servizio ai cittadini e di consentire a molte attività di ristorazione di continuare. 

In proposito una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e al Sindaco di Milano, è stata scritta dal Comitato Ristoranti Responsabili, in cui alla condivisa gravità del momento, si fanno presenti alcune difficoltà logistiche difficili da attuare in bar e ristoranti come il metro tra barista e cliente e la distanza tra i tavoli in locali già di per se piccoli..meglio chiudere dicono in molti ma per quanto tempo?

E già come dichiara la FIPE il 92% dei locali dichiara ripercussioni negative come la cancellazione di prenotazioni soprattutto giornaliere con una perdita di fatturato di oltre il 30% .Lo stesso settore alberghiero ha visto il blocco delle prenotazioni nel giro di pochi giorni con un fermo pressochè assoluto del turismo alberghiero. Incentivi e misure di sostegno : la cassa integrazione in deroga chiesta dalla Fipe e misure di continuità aziendale e riduzione della tassazione locale da parte di Confindustria-Alberghi .

Nello stato di emergenza l’Italia fa fronte con tante piccole ma importanti iniziative consegnando i generi alimentari a domicilio, medicinali, organizzando momenti di incontro e letture via streaming. . e molto altro..L’Italia c’è e non voglio dimenticare le Parrocchie che si stanno prodigando per un’assistenza fattiva e silenziosa come silenziose sono le Messe celebrate con l’aiuto dei gesti, perché la solidarietà non ha bisogno di parole  

Emanuela Medi, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.