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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il Monte della Cuccagna

Il carnevale a Napoli fu una delle tradizioni festive più rappresentative dell’epoca vicereale e borbonica, momento transitorio di eccessi e sovvertimento.

La festa aveva inizio il giorno di Sant’Antonio, il 17 gennaio, in occasione del quale si dava fuoco a cataste di roba vecchia. Era la festa dei pranzi pantagruelici, del chiasso e della baldoria per le strade con il lancio delle palline di gesso. Nelle piazze popolari era usanza issare un Monte della Cuccagna come un Vesuvio stracarico di maccheroni, salsicce, pizze, formaggi, provoloni, salami, prosciutti, quarti di bue, lardo, oche gallinacci.

QUADRO di Antonio Joli “Albero della Cuccagna il Largo da Palazzo”

In questo dipinto del XVIII secolo, si ammira la scena della Cuccagna, un momento prima dell’azione. Sullo spiazzo antistante il Palazzo Reale si erge una colossale macchina teatrale a forma di collina, sui cui gradoni sono collocati dei manichini rivestiti con abiti nuovi che sembrano dirigersi verso un tempo gremito di cibi.Dalle fontane sporga vino e pecore, maiali, galline vive completano il quadro. Un colpo di cannone scatenerà la plebe affamata che si arrampicherà su per la collina pronta a tutto pur di assicurarsi una parte di bottino.

La carità del Re verrà premiata da una comicità doppiamente atroce, perché frutto della disperazione della miseria, della guittaggine dei lazzaroni compiaciuti di dare spettacolo. Sarebbe, tuttavia, non cogliere una buona dose di realismo politico dietro tanta abiezione.

Fabiana Mendia, storica dell’arte/ presidente ARTEINDIRETTA

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.