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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il Vermouth Gamondi delle Cantine Toso

Il Vermouth di Torino Superiore Gamondi, eccellenza della tradizione piemontese recuperata dai maestri vermuttieri di Casa Toso, ha conquistato il cuore del pubblico, registrando una crescita considerevole sia in Italia che all’estero. 

La storia della famiglia Toso – che ha avuto il merito di riportare alla luce l’antica ricetta ottocentesca dell’originale Vermouth Gamondi – si intreccia da oltre 100 anni e da quattro generazioni alla tradizione piemontese del vino: il capostipite Vincenzo Toso nel 1910 trasferì la sua attività dall’astigiano, terra vocata al vitigno Barbera, a Santo Stefano Belbo, nel cuneese, dove le colline erano invece vestite dai filari del Moscato. Dal 1993, l’azienda si è trasferita nell’attuale sede di Cossano Belbo, a pochissimi chilometri di distanza. 

È stato il passo decisivo per costruire un’azienda che resta profondamente radicata nella tradizione e contemporaneamente proiettata verso il futuro, guidata oggi dalla quarta generazione della famiglia con i due fratelli Gianfranco e Pietro ed il cugino Massimo Toso. Innovazione e legame con il territorio sono i due marchi della famiglia Toso che con la produzione del Vermouth hanno riportato alla luce un prodotto d’eccellenza icona dell’aperitivo nel mondo. 

Il Vermouth di Torino Superiore Gamondi, nelle due versioni Bianco e Rosso, nasce da una ricetta originale di fine Ottocento, ideata da Carlo Gamondi, fondatore dello storico omonimo marchio piemontese di Vermouth, che i maestri vermuttieri di Casa Toso hanno riportato alla luce dando vita a un prodotto unico e straordinario. Nel produrre il Vermouth gli specialisti di Casa Toso hanno seguito alla lettera le indicazioni riportate nella ricetta originale, con alcuni accorgimenti tecnici derivanti dall’esperienza consolidata dell’azienda di Cossano Belbo in ambito vermuttistico. 

La metodologia produttiva si è adeguata ai tempi della natura: ogni erba è stata raccolta nel giusto periodo e i tempi di infusione dei vari gruppi di erbe aromatizzanti sono stati differenti, con un successivo periodo di affinamento di circa un anno, per facilitare l’armonizzazione del prodotto nel suo insieme. Si tratta di tempistiche piuttosto impegnative rispetto ai pochi mesi di maturazione normalmente necessari a produrre i vermouth. Il vino di base è costituito per il 51% di Moscato d’Asti DOCG, che conferisce particolare finezza aromatica, completato da Piemonte Cortese DOC. 

Nel degustare il Vermouth di Torino Superiore Gamondi, si riscopre la migliore tradizione storica di questo vino in un prodotto che sa essere al contempo tradizionale e innovativo – per poterlo riprodurre i mastri vermuttieri di Casa Toso hanno varato un metodo molto accurato, con l’impiego di materie prime prestigiose e di grande qualità e l’applicazione di sistemi di lavoro rispettosi degli ingredienti in lavorazione e dei loro caratteri. 

Stefania Bortolotti, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.