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Rubrica di Emanuela Medi
 

Inevitabile ma necessario il taglio delle produzioni

Pochi giorni ancora (10 luglio) per il testo definitivo che Stato e Regioni dovrebbero approvare per la riduzione di almeno il 15% della produzione della superficie  vitata dell’azienda a Dop e Igp. Necessaria e dolorosa, la decisione ormai approvata da gran parte delle associazioni delle imprese vitivinicole, di tagliare le rese, una misura che consentirà di contenere l’aumento dell’invenduto con ripercussione sui prezzi e di dare spazio a una vendemmia che inevitabilmente riempirà botti e serbatoi  tra luglio e agosto.

100 i milioni di euro messi a disposizione dal DL Rilancio, così distribuiti: 400 euro a ettaro per le Igt, da 600 a 700 euro per le Doc, da 800 a 900 per le Docg( dati Tre Bicchieri ) Pochi i distinguo tra i vari Consorzi :per il Consorzio Tutela Barolo, Barbaresco e Dogliani la resa verrà ridotta dal 20% al 5% con il 15% obbligatorio che consentirà, l’eliminazione  dal mercato di circa 70 mila ettolitri.

Stessa posizione del Consorzio Alto Adige ,:approvata la proposta di un abbassamento delle rese percentuale che varia dal 30% al 15%  dovuta in particolare al blocco del turismo, senza che venga penalizzata- dice il più conosciuto winemaker Hans Terzer la qualità che deve essere massima  per rafforzare la collaudata posizione interna ed estera. Soave condivide la strategia ma meno drastica per il biologico  .Non è da meno la posizione del Consorzio della Valpolicella che in una intervista a Vinosano, il presidente Andrea Sartori aveva preannunciato per una riduzione da 120 a 100 quintali per ettaro.

Minore interesse per distillazione e vendemmia verde. Nessuna misura per il Cartizze, e una doppia proposta per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg con una riduzione di resa e stoccaggio a seconda delle tipologie. Per la Doc Prosecco, blocco degli impianti per i prossimi tre anni, bloccata quindi l’intera produzione 2020, gli esuberi potranno essere destinati a produzioni alternative al vino.

Arriviamo al Brunello che come dice Elisabetta Gnudi Angelini” non tradisce mai” e infatti la resa in vigna già avvenuta in anni precedenti favorirà in particolare la qualità di questo pregiato vino,. Calo vendite e minori rese per il Chianti e certo non sorride il Chianti Classico che  vede nel mese di giugno  segnali di ripresa. Arriviamo in fondo allo stivale con il Consorzio Vini Sicilia Doc e Consorzio Vini dell’Etna Catania propensi per una riduzione e blocco dei nuovi impianti, ma le decisioni nelle prossime assemblee

Emanuela Medi, giornalista

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