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Rubrica di Emanuela Medi
 

Italia primo produttore mondiale di vino: ora tocca ai prezzi

Non poteva andare meglio la vendemmia 2018, confermata dai dati della Organitation  Internationale de la Vigne et du Vin, una delle più importanti e abbondanti produzioni  del secolo con 282 milioni di ettolitri e una crescita del +12% su quella del 2017. In testa l’Europa con 178,4 milioni di ettolitri ( + 19% )sullo sorso anno, e una produzione più alta di oltre 27 milioni di ettolitri.

Benissimo l’Italia primo produttore mondiale  con 48,5 milioni di ettolitri, +14% sul 2017, mentre avranno un ritocco all’insù rispetto il loro trend storico, la Francia e la Spagna. Quarto produttore mondiale si confermano gli Stati Uniti con una produzione di 23,9 milioni di ettolitri, seguita dall’Argentina con una crescita del 29% ( mancano i dati completi della Cina). A chiudere i bellissimi 10 è l’Australia( -9%), la Germania( + 31%,) il Sudafrica( – 12%). Tutto bene, aspettiamo la tenuta dei prezzi del vino.

E parliamo ancora di prezzi questa volta per  il più ambito frutto di stagione, il tartufo bianco, le cui quotazioni salgono arrivando( per una pezzatura media di 20 grammi) 3.500 euro il kg, mille euro in più rispetto  l’inizio della stagione In questo momento ad Alba si sta svolgendo la n 88 della “ Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, la più importante del settore, in attesa dell’Asta Mondiale che si svolgerà al Castello di Grinzane Cavour  in collegamento con Hong Kong. Nelle Marche i prezzi sono decisamente più abbordabili: ad Acqualagna( 28 ottobre- 11  novembre) si è aperta  la Fiera Nazionale del tartufo bianco n 53 e qui i prezzi vanno dalle 2.400 alle 2.900 euro il kg.

Appuntamento a Novembre anche in Umbria a Città di Castello, in Toscana a San  Giovanni d’Asso in associazione con Montalcino e a San Miniato il cui sindaco ha donato un notevole tartufo bianco a Cristiano Ronaldo. Ma se la domanda cresce purtroppo nel nostro paese diminuisce la produzione completa dei tartufi che ha avuto un notevole calo  pari al 20%negli ultimi anni. Da qui un progetto per salvare le tartufaie naturali che avrà il sostegno di una quota di ogni iniziativa a pagamento.

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