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Rubrica di Emanuela Medi
 

La cantina perfetta: grandi vini da collezione

“Certi vini-scrive nella prefazione del libro, Daniele Cernilli– non sono soltanto qualcosa di gradevole da bere, non vivono solo di sapori,di profumi, di colori. Sono soprattutto dei testimoni di territori, di tradizioni, dell’opera di generazioni di persone che hanno voluto attraverso loro interpretare luoghi,climi, tecniche agricole e vinicole”.

Chiara Giannotti autrice de La Cantina Perfetta –Rizzoli editore– è partita da qui con la precisa volontà di fare cultura   non certo quella troppo spesso susseguiosa , ridondante dei sommelier, ma quella che deriva da una passione( la sua) e da una instancabile ricerca e conoscenza profonda del vino. Ma chi è Chiara Giannotti? Ideatrice e curatrice di Vino.tv, Wine&Spirit Expert per Ansuini Aste 1860, presentatrice enogastronomica televisiva e radiofonica: un curriculum di tutto rispetto cui è giusto ricordare un passato ,ormai alle spalle, di imprenditrice di una nota azienda marchigiana. Alle spalle, perché Chiara si è reinventata diventando ormai famosa come banditrice d’asta di vini da collezione( pochissime al mondo),  intenditrice  autentica di vini da sogno.

Certo è un sogno possedere un Romanèe –Conti, rosso leggendario della Cote de Nuits o un Chateau Cheval Blanc, un Dom Perignon Moett&Chandon, un Donnhoff, Riesling ghiacciato della Mosella e ancora l i vini californiani post filossera, si certo opulenti ma di ineguagliabile vivacità.. per non parlare dei vini italiani cui Chiara dedica particolare attenzione. Come voltare le spalle al Tignanello di Antinori, al  Sassicaia di Incisa della Rocchetta, al Ferrari dei Fratelli Lunelli ai vigneti delle Dolomiti, il San leonardo, al Trebbiano d’Abruzzo con la  firma prestigiosa di  Valentini, e poi dove le mettiamo le Langhe e via con altre prestigiose etichette Bruno Giacosa, Giacomo Conterno… Ma cosa hanno questi vini da sogno: scrive Chiara ”qualità e costanza nel tempo, l’espressione del terroir e del vitigno, il valore storico, la personalità, la rarità, la longevità, la reputazione, il prezzo sul mercato”.

Aggettivi,  no certamente ma l’essenza di un vino da collezione. Status symbol , bene rifugio, collezionismo, possesso di cose uniche al mondo?  Ai  70 vini più importanti del mondo interessa essere unici, per una Cantina Perfetta.

Emanuela Medi, giornalista, sommelier

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