Quando sentiamo parlare di Blockchain pensiamo subito alle criptovalute, ad esempio i Bitcoin; in realtà essa rappresenta un nuovo strumento per tracciare delle azioni, potenzialmente di qualsiasi natura, come una transazione economica, appunto, ma che può avere una applicazione diretta anche nell’ambito dell’agricoltura.
Utilizzando la blockchain, infatti, gli agricoltori, e successivamente tutte le entità che prendono parte alla filiera, possono registrare informazioni fondamentali, come l’origine della materia prima, le modalità di lavorazione della stessa, il trasposto, il packaging ecc. affinché siano consultabili in seguito, in questo caso dagli utilizzatori finali, ovvero chi acquista il prodotto al supermercato o al ristorante.
La potenzialità di blockchain nel settore dell’agricoltura e del food in generale è altissima, permetterebbe di fatto di rendere obsolete le tradizionali etichette cartacee. Il consumatore può infatti consultare tutte le informazioni registrate, semplicemente inquadrando un codice stampato, direttamente dal proprio smartphone.
In occasione di Momevi Mostra Agricoltura Faenza, venerdì 20 marzo alle ore 14, ROMAGNACHAIN in collaborazione con VISIONARI.ORG, COOPERATIVA LUPPOLI ITALIANI, CENTRO DI INTEROPERABILITA’ COOPERATIVO BASATO SU BLOCKCHAIN organizza un incontro sul tema ‘Il valore del protocollo blockchain per la filiera agroalimentare’ con un focus dedicato al Luppolo 4.0 come modello di tracciabilità della materia prima su blockchain con importanti relatori dal mondo delle imprese e della ricerca.
Info qui: https://www.mostragricolturafaenza.com/event-details/il-valore-del-protocollo-blockchain-per-la-filiera-agroalimentare