L’ha definita FILIERA DELLA VITA, Teresa Bellanova Ministro delle Politiche Agricole il lavoro di imprese , coltivatori, distributori, associazioni che hanno garantito la filiera alimentare nel momento di crisi profonda del nostro paese causa il codivid-19 .Tema centrale del discorso tenuto al Parlamento giovedì 16 le misure da adottare per rilanciare il comparto agroalimentare in particolare agricolo: una priorità che deve accomunare le politiche dei paesi della comunità europea.
Nello specifico Teresa Bellanova ha detto” Le associazioni ci parlano di una carenza di manodopera stagionale tra le 270 e le 350mila unità. Sappiamo che migliaia di lavoratori stranieri, soprattutto dell’est, finora occupati nelle nostre campagne come stagionali, hanno fatto rientro nei loro Paesi .Nel nostro settore agricolo- ha specificato il ministro -trovano occupazione oltre 346 mila lavoratrici e lavoratori di ben 155 Paesi diversi che, con oltre 30 milioni di giornate lavorative ,rappresentano il 26,2% del totale del lavoro necessario per le nostre campagne.
Una buona metà di costoro rappresentano una realtà ben integrata. Allo stesso tempo molti lavoratori invisibili, i cosiddetti irregolari-circa 600 mila- sono sottopagati e sfruttati, alla mercè di quella criminalità che chiamiamo caporalato Per me mafia . Di costoro se ne deva fare carico lo stato e non la mafia” Per sopperire alla carenza di manodopera e lavoro stagionale il Ministro ha assicurato la proroga dei permessi di lavoro stagionale fino al 31 dicembre oltre a numerose iniziative a sostegno del comparto.
Che qualcosa di buono abbia portato la pandemia questo può riguardare la rinnovata attenzione della centralità dell’agricoltura, visto che a far arrivare cibo sulle nostre tavole è la gente che lavora nei campi. In attesa che si attualizzino le proposte i Teresa Bellanova, ricordiamo che a muoversi sono state le associazioni con progetti come Jobincountry della Coldiretti e AgriJob della Confagricoltura , piattaforme autorizzate dal Ministero del Lavoro per venire incontro alle tante richieste di lavoro nei campi.
Senza distinzione di età, professione, titolo di studio, maschi e femmine, in una settimana nella fase sperimentale al portale della Coldiretti sono state effettuate 1.500 offerte di lavoro ad Agrijob punto di incontro tra aziende e cittadini sono arrivate centinaia di richieste di lavoro. E che il fenomeno sia diffuso in gran parte dei paesi europei lo dimostra la Francia con il programma” Mobilisons-nous pour sécuriser non assiettes” che ha raccolto l’adesione di ben 207.000 candidati. Non è da meno la Germania che dopo aver chiuso le frontiere , ha autorizzato il rientro di 80mila lavoratori stagionali. E se nel programma del Ministro delle politiche agricole come affermato” nessun agricoltore, allevatore, pescatore dovrà rimanere senza lavoro” al momento non c’è molto spazio per il settore vitivinicolo, motore trainante dell’export e dell’imprenditoria del Made in Italy.
Emanuela Medi, giornalista