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Rubrica di Emanuela Medi
 

La guida Slow Wine 2019: comunicare per cambiare

Oggi Slow Wine non è soltanto una guida ma è anche altro nel mondo editoriale: nasce con l’intento e il bisogno di creare una comunità forte.

In questi anni la comunità è cresciuta con un corollario di attività e nuovi progetti legati alla guida come #foodforchange, Locali Slow Wine e Locali amici di slow wine” che fanno parte di una nuova idea di affiliazione che ha generato 7 punti vendita sparsi in tutta Italia con l’intento di valorizzare il vino di qualità grazie alla selezione, al servizio e alla competenze tutte rivolte alla clientela.  Altri progetti ormai consolidati negli anni come “100 Locali dove bere slow” sono sempre presenti nella guida e sul portale online di Slow Food.

“La comunità del vino, come segnala Giancarlo Gariglio curatore del progetto Slow Wine, è cresciuta nell’ambito del cibo sia nell’online, con il portale e le applicazioni scaricabili per smartphone, che nel contatto grazie a eventi e formazioni.”

La formazione sul cibo con corsi ed eventi ha visto la Slow Food Educa impegnata anche nel panorama internazionale: proprio quest’anno verranno attivati diversi corsi di formazione sul vino in America, questo a coronamento di una comunicazione sulla qualità Italiana che sempre più si internazionalizza.

Questa importante attività di formazione e comunicazione garantisce la qualità alimentare Italiana nella vendita e nella comunicazione e smentisce le numerose fake news che circolano sui nostri prodotti. La problematica esiste ed incide sul commercio di tutti quei prodotti detti Italian Sounding che richiamano l’Italia con simboli o parole: un mercato che attualmente vale più di 100 milioni di euro. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali On. Gian Marco Centinaio intervenuto all’evento, ha precisato che l’Italia sarà in prima linea per contrastare l’Italian Sounding grazie a una programmazione precisa e accordi definiti con la distribuzione online come i colossi di Amazon e Alibaba, cercando di impostare un nuovo export sano per il paese. Un altro punto per l’Italia è quello relativo al turismo che negli ultimi anni è cresciuto: l’obiettivo è quello di legarlo sempre di più all’enogastronomia e all’agricoltura di tutto il Paese e non solo al turismo delle grandi città, “l’Italia va scoperta mangiata e bevuta”.

Massimo Bernacchini, membro del comitato nazionale Slow Food, toscano doc ha presentato il rapporto fondamentale con i produttori impostato a creare una migliore percezione dell’importanza della qualità del vino, comparto questo molto sensibile ai cambiamenti e fortemente impegnato a valorizzare il ruolo del produttore stesso.

L’attivismo di Slow Food è espresso in tante iniziative nella assoluta convinzione di cambiare i comportamenti per produzione e consumo del cibo in particolare per contrastare quelle produzioni e consumi che danneggiano l’ambiente e la gestione di colture future.

La produzione di cibo deve trovare modalità diverse nei prossimi anni; il comparto vitivinicolo è molto attivo da questo punto di vista e oggi può essere un capofila, un traino del cambiamento per tutti.

Il metodo migliore per impostare efficacemente il cambiamento è la comunicazione, oggi quindi risulta uno snodo importante per il mondo del vino e del cibo. La comunicazione per Slow Food ha come obiettivo la conoscenza del consumatore la quale passa per la percezione di una comunicazione efficace in grado di generare responsabilità.

KR Wine master

“I valori e una moralità nella comunicazione- dice Armando Castagno noto enologo- vanno definiti e tenuti presenti perché il rischio di una comunicazione mendace o incompetente è un tradimento verso il lettore che deve essere rispettato anche nel caso di una comunicazione digitale che per sua natura è scarna e veloce diversa da quella giornalistica da quotidiano o settimanale”

In questa edizione della guida sono state istituite, prima volta nella storia di questo progetto editoriale, 3 riconoscimenti:

  • Riconoscimento Giovane Vignaiolo: Alessandro Fedrizzi 24 anni produttore nella zona dei Colli Bolognesi.  Produce un metodo antico rifermentato in bottiglia da far invidia a molti produttori Italiani.
  • Riconoscimento Viticoltura Sostenibile: Cantina Pievalta (Barone Pizzini) di Alessandro Fenino. Questo premio è stato legato alla sponsorship con Acconvert società che produce packaging ed etichette eco per il settore enologico e alimentare. L’azienda è stata realizzata con metodi biodinamici- steneriani alla ricerca della naturalità del vino.
  • Riconoscimento alla Carriera: Ampelio Bucci con la sua azienda agricola Villa Bucci.  Ampelio Bucci ha lavorato non solo alla sua azienda ma anche alla sostenibilità e all’inclusione di altre cantine creando il consorzio FIV dei Vignaioli indipendenti, che oggi grazie alla loro unione riescono a interloquire direttamente con l’Europa”. Va ricordato che questo movimento nasce da una visione di Carlo Petrini patron di Slow Food.

Per i progetti futuri e passati della casa editrice, Carlo Bogliotti rappresentante della Slow foodEditorial ha esposto i futuri progetti editoriali come “le 100 migliori bollicine d’Italia” e un nuovo libro sulle tecniche di degustazione più tante altre riedizioni come “il piacere del vino” e “le carte del vino”. Insomma una casa editrice in fermento creativo e lavorativo che piace al pubblico come agli appassionati dei vari settori legati al cibo e al vino, questo grazie alla cura e al piacere di produrre carta stampata.

Come il sindaco Giuseppe Bellandi di Montecatini ha sintetizzato con il suo intervento, la guida Slow Wine non è un semplice prodotto editoriale ma “la guida turistica dell’Italia”.

MKR Master Sommelier

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