Potrebbe ottenere una Docg la Ribolla di Oslavia, un percorso importante per i sei da poco diventati sette con l’entrata nel gruppo APRO- Associazione Produttori Ribolla di Oslavia- di Josko Gravner. Ma cosa hanno di particolare questi vini: la lunga, lunghissima macerazione.
Vini di uve bianche, vinificati come se fossero vini rossi, fermentati sulle bucce e affinati per lunghi periodi. Il mosto a contatto a lungo sulle bucce da carattere, estrazione di sostanze nutritive, spiccata acidità e sapidità . Una tecnica meglio uno stile di vini “ macerati” o“orange” che per primo Gravner imparò in Georgia dove apprese la macerazione in anfore di terracotta, senza chiarificazione, filtrazione e uso di solfiti.
Lo segue l’amico Stanko scomparso recentemente e ora il figlio Sasa che ne segue idee e passione. Apro- sette vignaioli che producono circa 200mila bottiglie in 50 ettari nel territorio di Oslavia, nel Collio Goriziano. Dario Princic, Martin Fiegl, Il Carpino, La Castellada, Marco Primosic, Radikon e Gravner ognuno con la sua affascinante storia, sperimentazioni, per una ribolla unica che non ha nulla a che fare con l’uva piantata tra Friuli Venezia Giulia e Veneto ma al confine con la Slovenia, verso il Carso pur rimanendo nel Friuli, la dove nasce la” Scuola di Oslavia”.