Vola alto l’Associazione Le Soste di Ulisse che non vuole essere solo un progetto di eccellenze enogastronomiche siciliane ma un modello di cultura che spazia dalla gastronomia, al territorio, all’arte, alle piccole imprese agricole, e non, e la materia c’è tutta: La Sicilia.
La passione c’è, la volontà anche, la progettualità non manca a un piccolo gruppo di amici ” eravamo 5- dice Pinuccio La Rosa membro del direttivo- quando nel 2002 decidemmo di creare un’Associazione con l’obiettivo di preservare e tramandare l’eccellenza territoriale enogastronomica di una terra unica al mondo per prodotti, originalità e fantasia di una cucina unica nel suo genere. Ma quale è l’originalità di questo modello siciliano?
Abbiamo capito -dice Pino Cuttaia presidente dell’Associazione– che dovevamo superare l’individualismo tipico del siciliano, per creare una squadra forte, convinta e convincente il cui obiettivo era di rilanciare meglio far conoscere la territorialità e la gastronomia siciliana attraverso il più semplice e naturale dei modi: i piatti siciliani.
Bisognava riscoprirli nella loro autenticità attraverso le tante ricette tramandate da padre in figlio , utilizzando i prodotti nostrani: melanzane, pomodori, agrumi, formaggi ecc e farli conoscere ..
Ma l’eccellenza- continua il presidente- non è solo nell’idea ma soprattutto in coloro che la realizzano: i cuochi nostro punto di forza e di prestigio”. Da cinque a 47 associati: ristoranti gourmet (tra cui gli chef stellati presenti nell’isola), Charming Hotel, Maestri pasticceri, blasonate cantine, aziende legate al mondo enogastronomico, aziende vitivinicole e aziende leader.
Ma LE SOSTE DI ULISSE non sono solo momenti magici di gastronomia , di chef stellati e di cucine di minor prestigio ma autentiche nel loro sapere culinario e contadino, vogliono essere punto di riferimento e sostegno anche economico per le tante piccole aziende di non pochi giovani che sono tornati all’agricoltura locale per farla crescere e rivivere.. il loro futuro è il futuro della Sicilia..L’Associazione attentamente sorvegliata nella qualità dai suoi tutor, si espande, il progetto non può che ampliarsi per inglobare il turismo, l’arte, i paesaggi naturalistici e la Sicilia i cui abitanti amano l’Etna madre distruttrice ma feconda che non li delude tanto è ricca di tutto quello che ancora cela e che deve essere scoperto.
Festa grande festa il 31Marzo e il 1 aprile con l’evento” Sicilia da vivere. Terre , mari, uomini” presso il Grand Hotel Minareto di Siracusa (new entry assieme all’Hotel Monaci delle Terre Nere di Zafferana Etnea), meraviglia di charme e accoglienza: qui di fronte a Ortigia (l’antica isola greca V sec A. C, da cui sorse l’odierna Siracusa) si è consumato uno Street Food degno di Trimalcione (ne diamo piena visibilità in CIBOSANO PARLA DI VOI), dove la fantasia più sfrenata è stata ampiamente superata da arancini nelle sue infinite versioni, panini farciti con interiora di agnello e maiale, sempre panini con varianti di pesce, lasagnette al fois gras, e poi dolci.. cannoli alla ricotta (ma come la fanno così perfetta?), al pistacchio, alle nocciole, dolcetti di martorana, mandarino gelato con interno di crema di albicocche.. impossibile assaggiarli tutti; rimane il ricordo dei colori, dei profumi, dell’attenzione quasi maniacale dei tanti cappelli dei cuochi chinati a mettere chi un ciuffo di erbe aromatiche, chi a sprizzare dalla tasca un goccio di salsa che incredibilmente dà quel tocco in più..
Ambasciatori de Le Soste di Ulisse Salvo Ficarra e Antonio Cannavacciuolo, poi ancora non hanno fatto mancare la loro presenza Gennaro Esposito, Chicco Cerea, David Scabin, Raffaele Alajmo, Filippo La Mantia.
La manifestazione ha avuto un momento importante di riflessione e di proposte nelle tavole rotonde che si sono svolte su temi dell’accoglienza, del turismo, della cucina, dell’etica e della formazione professionale cui hanno preso parte giornalisti,imprenditori e politici. Molto sentita la necessità di migliorare l’accoglienza in sala con personale preparato, il turismo a partire dagli scali aeroportuali(inesistenti), alla comunicazione: non basta vedere bisogna saper raccontare. Immancabile il finale con il Gran Galà e le sue meraviglie gastronomiche.. preparate nemmeno a dirlo dagli chef de Le Soste di Ulisse.
Emanuela Medi, giornalista, sommelier