Ci piace sperimentare nuove vie di comunicare il vino: questa volta abbiamo optato per un’insolita versione grafica, con l’intento di esaltare convergenze e divergenze tra i quattro vini della linea “Sanct Valentin” di San Michele Appiano.
Ma cosa accomuna i vini “Sanct Valentin”? Sicuramente il perfetto equilibrio tra potenza e finezza aromatica, risultato di un connubio ideale tra il “terroir” altoatesino ed una lavorazione mirata ad esaltare la ricchezza gustativa. E poi, la tanto discussa mineralità, connotato distintivo di tutti i vini migliori di questo territorio, frutto di luce, ventilazione e (probabilmente) dei suoli morenici.
Tutto il resto varia, ed è per questo che, a nostro avviso, l’istogramma è la soluzione ideale:
- Per “fruttato fresco” si intendono sentori che richiamano la frutta fresca ed acida come gli agrumi o la frutta nostrana non troppo matura
- Per “fruttato maturo” si intendono sensazioni di fruttata nostrana che tende alla confettura o di frutta esotica (mango, papaya, ananas, litchi ecc.)
- Per “floreale fresco” si intendono ricordi di fiori bianchi o gialli in piena fioritura.
- Per “etereo” si intendono sentori evolutivi che ricordano prodotti “chimici” come, ad esempio, gli idrocarburi.
- La dolcezza è legata alla percezione del residuo zuccherino ed è diversa dalla morbidezza
- L’ equilibrio è il parametro che valuta la coesione tra le varie sensazioni gustativa
Emanuela Medi – Raffaele Mosca, sommelier