Si chiama “Simposio” lo studio finanziato da Regione Veneto per ridurre i solfiti nel vino effettuato dal Consorzio di Soave e i Dipartimenti di Biotecnologie e di Informatica dell’Università di Verona.
Il sistema Simposio vuole essere uno strumento importante per aiutare gli enologi durante le fasi di vinificazione per ottenere vini più sani, attraverso una migliore gestione dei tanto temuti solfiti ovvero l’anidride solforosa (SO2)-
E’ quindi un grande progetto di viticoltura sostenibile, di tutela del paesaggio e di innovazione che il Consorzio di Soave sta portando avanti assieme ad altri progetti delle Università di Padova, venezia e Verona. Ma in cosa consiste :“Grazie allo “Sviluppo di una architettura portatile per l’implementazione di modelli previsionali della shelf-life del vino Soave, sarà possibile prevedere la capacità di resistenza agli stress della conservazione e del trasporto del nettare, gestendo meglio l’impiego della solforosa in cantina- precisa il Consorzio- Una modalità importante intrapresa per rendere il Soave uno dei vini bianchi più adatti all’affinamento in bottiglia, utile per la valorizzazione dei 33 cru riconosciuti recentemente dall’Unione Europea”
Consorzio di Soave: www.ilsoave.com