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Rubrica di Emanuela Medi
 

Monsieur Pinot Noir-2016

Quando ripenso alla nostra intervista, lo vedo appoggiato di spalle   alla sua azienda Prime Alture Winery, sigaro in bocca, con il viso rivolto a questo magnifico sole autunnale, sereno  con se stesso.. il mondo può aspettare ..meno il suo vino Monsieur Pinot Noir .. che con molta probabilità lo  avrebbe bevuto anche a cena.”

Jean-François-Coquard-e-Roberto-LechiancoleUn elegante signore di campagna Roberto Lechiancole, così  lo descrive un ospite’ francese di Prime Alture, non dissimile- come immagine- dalla mia. Ma come è arrivato tra le colline di Casteggio questo signore che alla passione del vino si è avvicinato da imprenditore percorrendo tutte le strade dell’alta tecnologia.” L’innamoramento per le colline dell’Oltrepò Pavese, il desiderio di un punto fermo in una vita fatta di viaggi, aerei, incontri di lavoro-  dice Roberto Lechiancole,  un vino il Pinot Nero”

Andiamo per gradi: perchè il Pinot Nero, chiedo” Volevo diventare il signore del Pinot Nero, da qui la parola Monsieur datami dall’enologo Jean Francois Coquard, francese con cui ho avuto una lunghissima collaborazione per la sua decennale esperienza in Oltrepò. Poi questa terra , ideale per il clima , l’esposizione delle vigne, il suolo argilloso marnoso che consentono di ottenere vini compatti, profondi, longevi. E poi io amo il Pinot Nero che è l’asse portante della storia dell’azienda, un’uva difficile ma affascinante , dalla grande eleganza e raffinatezza.” Nascono vini come” Io per te” un Metodo Classico affinato 36 mesi sui lieviti, il” Bordo Bosco” un Pinot Nero affinato solo in acciaio, ora il “ Monsieur  Pinot Noir” annata 2016” Mia moglie- continua l’imprenditore- che ha creato  la prima azienda vitivinicola di alta accoglienza dell’Oltrepò, ama il  Merlot ”L’altra metà del cuore” un IGP in purezza, meno enigmatico del Pinot, pensato per piacere. Siamo alla fine della chiacchierata “ Un segreto- prego– la cosa che mi fa più piacere: mio nipote, da grande vuole occuparsi di Prime  Alture:” Cuore di nonno!

Territorio Oltrepò Pavese

Pavia – Campone Casteggio (PV)

La zona dell’Oltrepò Pavese è un areale di produzione vitivinicola fin dagli antichi Romani e nel 1700 si produceva vino spumantizzato con metodo classico. La produzione storica vede la lavorazione di vitigni come la Bonarda spumantizzata, il Pinot Nero per la produzione del rosso fermo e il Riesling per il bianco fermo. Questo territorio ha  molteplici vitigni per la produzione enologica come il Barbera, Nebbiolo, Croatina, Vespolina, Uva Rara, Moscato, etc.

Il territorio dell’Oltrepò Pavese interessa la zona collinare della provincia di Pavia un cono di territorio a sud del Po, da cui prende il nome, e si conclude al confine con l’Emilia Romagna, la Liguria e il Piemonte che definiscono la forma a cono. Il suolo del territorio differisce fra la pianura e la zona collinare:  in pianura il terreno fertile, alluvionale e argilloso favorisce la produzione di grano, mais, soia e le grandi produzioni alimentari; mentre la zona collinare di rocce e argilla,  arenarie e conglomerate e di marne sabbiose calcaree, è ideale per la viticoltura per il corretto drenaggio e il giusto mantenimento dell’umidità. Esposizione est/ovest ovvero il migliore irraggiamento per impiantare vitigni sulla direzione nord/sud

L’unica DOCG dell’Oltrepò Pavese è l’Oltrepò Pavese Metodo Classico : 7 le DOC

Degustazione

Pime Alture- Monsieur 2016- Pinot Noir- 100%- I.G.P, Provincia i Pavia

In degustazione il vino è di colore rosso rubino leggermente compatto, al naso, ossigenando si percepiscono fragranti piccoli frutti rossi come la fragolina di bosco e ciliegia sotto spirito che donano profondità e dolcezza cui si legano sentori speziati di pepe verde e una percezione minerale marina. In bocca è elegante con una bevuta piena lambendo il palato con una spiccata freschezza legata a una discreta sapidità con il ritorno di sentori di frutti rossi,. IL sapore è pieno, armonioso di buona persistenza sapida. 89/100

Martin Kieran Rocchi, Master Sommelier

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Scritto da

Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.