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Rubrica di Emanuela Medi
 

Montalbera e il potenziale del Ruchè

L’azienda Agricola Montalbera nasce nei primi del Novecento ed affonda le radici nei territori di Langa e Monferrato. La famiglia Morando si occupa di vino da sei generazioni e possiede 175 ettari di vigneto a Castiglione Falletto (CN) specializzati a Nebbiolo, a Castiglione Tinella (CN) per il Moscato e Castagnole Monferrato (AT) dove si coltiva il Ruchè, ovvero il 60% della produzione. I terreni sono collinari e disposti in maniera circolare ed il suolo è prevalentemente argilloso- calcareo con esposizioni variabili.

Monferrato

82 ettari di vigneto specializzato a Ruchè, Barbera e Grignolino. Età delle vigne compresa fra i 7 e 30 anni con allevamento a guyot basso e raccolta manuale. Il fondovalle è coltivato da nocciola piemontese.

Castagnole Monferrato

Castiglione Tinella – Langa

15 ettari di vigneto in un unico appezzamento a 408 m.s.l specializzato in Moscato d’Asti, Barbera e Chardonnay. 

Castiglione Tinella

Questo è il luogo di origine dell’azienda, dove si produce il Moscato d’Asti DOCG San Carlo che prende il nome dall’antica chiesetta di San Carlo, a pochi metri dalla casa natale di Enrico Riccardo Morando, il capostipite della famiglia.

120+1: La bollicina di Montalbera protagonista al Wine Paris 2020

Negli anni ottanta vengono acquisiti nuovi terreni prevalentemente a Ruchè, vitigno originario dell’Alta Savoia e diffuso negli anni ’70 dal parroco Don Cauda. Autoctono dell’astigiano, nel Monferrato trova massima espressione, la DOC viene istituita nel 1987, divenuta poi DOCG nel 2010. Questa uva dal grappolo violaceo con buccia consistente e pruinosa ha una foglia media e matura tra fine settembre ed inizio ottobre, in anticipo rispetto alle altre varietà della zona. L’azienda Montalbera ha sempre creduto nelle potenzialità del Ruchè, vino apprezzato oggi a livello nazionale e con il laboratorio Bioaesis di Ancona lha effettuato una ricerca genetica per valutarne le potenzialità; nel panorama viticolo, la varietà che più si avvicina ad esso è il Pinot Nero. Con il Ruchè “Laccento” punta di diamante della produzione, ottenuto da uve surmature, Montalbera viene premiata con i Tre bicchieri del Gambero rosso. Le altre varietà impiantate sono Barbera e Grignolino, Chardonnay, Viognier e Pinot nero. La conduzione agronomica è affidata a Ettore Sandri, quella enologica a Luca Caramellino per un totale 650.000 bottiglie l’anno. L’ultima scommessa di Franco Morando, direttore generale di Montalbera è una bollicina metodo classico Pas dosè “120+1” da uve a Bacca Nera che affina sui lieviti appunto 120 mesi e presentata al Wine Paris 2020 lo scorso Febbraio. 

Degustazione:

RUCHÈ DI CASTAGNOLE MONFERRATO – LA TRADIZIONE- 2016 DOCG – Ruchè 100 %- Alc 13,5 Vigneto Montemagno (Castagnole Monferrato). Macerazione delle uve per 7-10 giorni in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, dove prosegue la maturazione per 8 mesi. 

Rubino vivido intenso di rosa canina lampone, violetta. Vinoso con richiami di sottobosco ed equilibrato nella matrice sapido-acida. Adeguata persistenza, tannini delicati. Affinamento in bottiglia di 4 mesi. Costolette di agnello.

Ilaria Martinelli, Master Sommelier

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