Tra gli alimenti troppo spesso incolpati di favorire l’obesità infantile troviamo il latte intero: a sfatare questo che si è rivelato un pregiudizio, uno studio internazionale svolto su ben 28 studi osservazionali per un totale di 20.000 bambini di 7 paesi compresa l’Italia (Stati Uniti, Inghiterra, Canada Svezia e Nuova Zelanda).
Ma andiamo per gradi: nonostante la scrematura del latte elimini più o meno completamente la quota dei grassi saturi ad azione ipercolesterlemizzante, e riduca il contenuto calorico del latte stesso, gli studi più recenti non hanno infatti osservato alcun beneficio al consumo preferenziale di latte scremato rispetto al latte intero, in particolare per quanto concerne il rischio cardiovascolare.
Gli autori di questo lavoro- hanno confrontato inoltre gli effetti del consumo di latte intero con quello di latte parzialmente scremato o scremato sul sovrappeso in età pediatruca: i dati raccolti non evidenziano alcun effetto negativo del consumo di latte intero sul peso o sulla composizione corporea infantile, mettendo invece in luce una relazione favorevole tra il contenuto di lipidi nel latte regolarmente consumato e la riduzione del rischio obesità nei bambini. La riduzione del rischio di sovrappeso e obesità associata al consumo di latte intero, rispetto a quello di latte a ridotto tenore lipidico, risulta del 25% negli studi prospettici e 40% negli studi trasversali.
Alla base dell’effetto favorevole del latte intero sul controllo del peso, rispetto al latte scremato, vi sono probabilmente meccanismi differenti: tra cui la maggiore sazietà indotta dal latte con un più elevato tenore lipidico e i benefici che gli acidi grassi tipici dei prodotti lattiero-caseari eserciterebbero a livello cardiometabolico. I risultati di questa metanalisi si contrappongono alla raccomandazione, condivisa da decenni dalle linee guida nutrizionali statunitensi ed europee, a sostituire il latte intero con latte parzialmente scremato a partire dai 2 anni di età per limitare l’apporto di grassi con la dieta e ridurre il rischio di obesità
Vanderhout SM, Aglipay M, Torabi N, Jüni P, da Costa BR, Birken CS, O’Connor DL, Thorpe KE, Maguire JL.
Am J Clin Nutr. 2019 Dec 18; [Epub ahead of print]