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Rubrica di Emanuela Medi
 

Parmigiano Reggiano e Grana Padano molto più che alimenti salutistici

Sono a tutti gli effetti  alimenti funzionali nella dieta umana: come tanti prodotti ritenuti solo salutistici, numerosi studi hanno invece dimostrato il valore aggiunto non indifferente in termini di qualità  , caratteristiche organolettiche  e funzioni importanti all’interno dell’organismo umano.

world cheese awardNonostante la guerra dei dazi e per il parmigiano Reggiano il  secondo posto dopo l’american Rogue River Blue, alla World Cheese Award che si è appena conclusa a Bergamo, dove per ‘altro La Nazionale del Parmigiano Reggiano ha vinto 110 medaglie tra cui 4 Super Gold , sono molti   gli studi che hanno da sempre sottolineato il valore funzionale del  Parmigiano Reggiano e del Grana Padano . Iniziamo da quest’ ultimo . Una ricerca dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano svolto in collaborazione con il Gaetano Pini-Cto di Milano, ha dimostrato che rispetto agli uomini le donne sono più longeve degli uomini: circa 85 anni rispetto gli 80 di media per gli uomini, merito soprattutto del migliore stile di vita e nutrizionale :bevono meno alcool, fanno più attività fisica, assumono una maggiore quantità di proteine, vitamina A, verdure con una importante quota complessiva di polifenoli( potenti antiossidanti), sali minerali  e vitamine. Da dove?Come ha detto in unna intervista a Vinosano, il Prof Giovanni De Gaetano noto nutrizionista , variando la dieta secondo la stagionalità dei prodotti, con moderazione, mai da soli e in un contesto che non sia solo il computer. E il grana?: latte, latticini, formaggi stagionati assunti in alternanza quotidianamente per garantire calcio, vitamina B12, e gli antiossidanti come zinco e selenio.

E  IL PARMIGIANO REGGIANO: lo studio pubblicato  su Nature Communications (importante rivista scientifica americana), è stato   realizzato dal Prof Marco Ventura e dalla Prof.ssa Francesca Turrone dell’Università degli Studi di Parma

Partiamo dalle conclusioni: (in fondo è quello che cerca il lettore un poco frettoloso) il Parmigiano Reggiano svolge non solo un importante ruolo nutrizionale nella dieta umana, per’altro ampiamente dimostrata, ma è si comporta da vettore (diciamo trasportatore) di ceppi microbici che arricchiscono il patrimonio batterico (microbiota) che si trova nell’intestino dell’uomo , meglio nel tratto gastrointestinale.

Importante questa  funzione? Certamente si, perché la ricerca ha permesso di ricostruire in modo molto preciso il microbiota del Parmigiano Reggiano, grazie a sequenziatori di nuova  generazione, ma i dati hanno evidenziato l’esistenza di batteri buoni  che vengono trasmessi dal latte vaccino all’uomo attraverso appunto l’alimentazione con il Parmigiano Reggiano..Ma c’è i più: tra questi batteri che vengono trasmessi quindi per via orizzontale vi sono alcune specie di fidobatteri, microorganismi considerati capaci di  svolgere effetti salutistici sull’uomo e per questo definiti batteri probiotici. Quindi l’effetto salutistico-funzionale dimostrato dallo studio, avviene ad opera di questi microorganismi che modulano e arricchiscono il  microbiota intestinale.

 Ma che cosa è il microbiota?   E quel popolo di microbi che aiutano l’intestino a stare meglio,  lo aiutano nella digestione, lo proteggono da molte malattie e svolgono un’importante azione immunitaria contro l’attacco di agenti esterni dannosi.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.