Sono a tutti gli effetti alimenti funzionali nella dieta umana: come tanti prodotti ritenuti solo salutistici, numerosi studi hanno invece dimostrato il valore aggiunto non indifferente in termini di qualità , caratteristiche organolettiche e funzioni importanti all’interno dell’organismo umano.
Nonostante la guerra dei dazi e per il parmigiano Reggiano il secondo posto dopo l’american Rogue River Blue, alla World Cheese Award che si è appena conclusa a Bergamo, dove per ‘altro La Nazionale del Parmigiano Reggiano ha vinto 110 medaglie tra cui 4 Super Gold , sono molti gli studi che hanno da sempre sottolineato il valore funzionale del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano . Iniziamo da quest’ ultimo . Una ricerca dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano svolto in collaborazione con il Gaetano Pini-Cto di Milano, ha dimostrato che rispetto agli uomini le donne sono più longeve degli uomini: circa 85 anni rispetto gli 80 di media per gli uomini, merito soprattutto del migliore stile di vita e nutrizionale :bevono meno alcool, fanno più attività fisica, assumono una maggiore quantità di proteine, vitamina A, verdure con una importante quota complessiva di polifenoli( potenti antiossidanti), sali minerali e vitamine. Da dove?Come ha detto in unna intervista a Vinosano, il Prof Giovanni De Gaetano noto nutrizionista , variando la dieta secondo la stagionalità dei prodotti, con moderazione, mai da soli e in un contesto che non sia solo il computer. E il grana?: latte, latticini, formaggi stagionati assunti in alternanza quotidianamente per garantire calcio, vitamina B12, e gli antiossidanti come zinco e selenio.
E IL PARMIGIANO REGGIANO: lo studio pubblicato su Nature Communications (importante rivista scientifica americana), è stato realizzato dal Prof Marco Ventura e dalla Prof.ssa Francesca Turrone dell’Università degli Studi di Parma
Partiamo dalle conclusioni: (in fondo è quello che cerca il lettore un poco frettoloso) il Parmigiano Reggiano svolge non solo un importante ruolo nutrizionale nella dieta umana, per’altro ampiamente dimostrata, ma è si comporta da vettore (diciamo trasportatore) di ceppi microbici che arricchiscono il patrimonio batterico (microbiota) che si trova nell’intestino dell’uomo , meglio nel tratto gastrointestinale.
Importante questa funzione? Certamente si, perché la ricerca ha permesso di ricostruire in modo molto preciso il microbiota del Parmigiano Reggiano, grazie a sequenziatori di nuova generazione, ma i dati hanno evidenziato l’esistenza di batteri buoni che vengono trasmessi dal latte vaccino all’uomo attraverso appunto l’alimentazione con il Parmigiano Reggiano..Ma c’è i più: tra questi batteri che vengono trasmessi quindi per via orizzontale vi sono alcune specie di fidobatteri, microorganismi considerati capaci di svolgere effetti salutistici sull’uomo e per questo definiti batteri probiotici. Quindi l’effetto salutistico-funzionale dimostrato dallo studio, avviene ad opera di questi microorganismi che modulano e arricchiscono il microbiota intestinale.
Ma che cosa è il microbiota? E quel popolo di microbi che aiutano l’intestino a stare meglio, lo aiutano nella digestione, lo proteggono da molte malattie e svolgono un’importante azione immunitaria contro l’attacco di agenti esterni dannosi.