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Rubrica di Emanuela Medi
 

Perdere peso senza rinunciare a vino e alcool? Si può fare!

Sono ormai numerosi gli studi che confermano come il consumo di alcool a dosi moderate possa collocarsi tra le abitudini che si associano al mantenimento di salute e benessere a lungo termine.

Adottare uno stile di vita sano (niente fumo) e attivo, seguire una dieta varia ed equilibrata (meglio se di stile mediterraneo) e bere con moderazione sono strategie vincenti anche per il controllo del peso o, meglio, del grasso viscerale (o giro vita), che è un fattore di rischio cardiovascolare ancora più importante. Lo sottolineano anche le recenti raccomandazioni per la prevenzione della sindrome metabolica, un quadro clinico molto diffuso nella popolazione over 50, che spesso comprende un giro vita abbondante (Pérez-Martinez et al. NutrRev 2017).

In pratica, ciò significa che,per mantenere la forma fisica e evitare l’aumento di peso che è in parte fisiologico con l’avanzare dell’età,una donna non deve assumere più di una unità alcolica giornaliera, mentre un uomo non deve superare le2 unità alcoliche giornaliere. Considerando che una unità corrisponde, più o meno, a un bicchiere di vino, un lattina di birra o ancora un bicchierino di un superalcolico.

Chi è attento alla linea non deve inoltre dimenticare che l’alcol è anche una fonte di energia (1 g di alcol “pesa” 7 kcal) e che quindi un bicchiere di vino bianco, ad esempio, apporta circa 90 kcal. Molto meno di alcune bevande alcoliche dolci che contengono anche zucchero e altri ingredienti calorici che fanno aumentare il valore energetico del drink. Se per “bruciare” le calorie assunte con un flûte di prosecco basta mezz’ora di attività fisica moderata, per smaltire un cocktail alcolico a base di succo di frutta è necessario maggiore impegno sia in termini di forza fisica e sia in termini di durata dell’esercizio.

Per perdere i 2-3 chili accumulati durante le vacanze senza sacrificare il bicchiere di vino, l’esercizio fisico regolare deve essere accompagnato da un regime alimentare bilanciato con qualche piccola rinuncia. Un discorso a parte meritano invece i casi di sovrappeso e obesità, nei quali alimentazione e stile di vita non possono prescindere dal controllo del medico.

Franca Marangoni, responsabile ricerca NFI-NUTRITION FOUNDATION OF ITALY

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.