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Rubrica di Emanuela Medi
 

Petizione: Apriamo bar e ristoranti il 18 maggio

Con una petizione al Presidente del Consiglio  Giuseppe Conte e al Governo , FIPE ( Federazione Pubblici Esercizi) chiede l’apertura lunedi 18 maggio  per le 300.000 imprese di pubblico esercizio (barristorantipizzeriepasticceriegelaterie, ecc.), con 1,milioni di addetti e 46 miliardi di valore aggiunto  dopo quasi tre mesi di chiusura.

Non ha mezzi termini il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani che giudica il provvedimento illogico, contraddittorio e durissimo e certo non consola la “ concessione” dell’asporto per tutti o almeno per quelli che riusciranno ad arrivare alla fatidica data del 1° giugno. E se i danni stimati saranno 34 miliardi in totale dall’inizio della crisi( 9 miliardi in più nel solo mese di maggio) , Coldiretti stima in 5 miliardi il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu.

Conte non ha lasciato molti margini di manovra anche per un settore- rileva Coldiretti delle aziende agricole. Il 57% ha registrato una diminuzione di attività con punte del 100% come per l’agriturismo dove sono chiuse per il coronavirus 24 mila strutture.

L’immagine di FIPE che propone l’apertura di Bar e Ristoranti per il 18 Maggio

Ma torniamo al comunicato Fipe che chiede  l’apertura anche a nome di una filiera fatta di allevatori, agricoltori, pescatori, casari, trasportatori, e poi enologi, vignaioli, imbottigliatori, magazzinieri, trasformatori artigianali e industriali perché la crisi della ristorazione è anche la crisi di questa filiera .”

Dall’11 marzo siamo costretti all’inattività, qualcuno da prima ancora per effetto dei provvedimenti che anticipavano la chiusura già alle 18.Oltre a ciò, i nostri dipendenti stanno ancora aspettando la cassa integrazione, il decreto liquidità stenta a decollare e le misure straordinarie”  

Un intero comparto dimenticato in nome della pericolosità? Eppure la Fipe si era da sempre impegnata  a un protocollo di sicurezza  definito nei minimi dettagli e molto stringente come la distanza tra i tavolini, mascherine per il personale, pagamento al tavolo e percorsi differenziati in uscita e entrata. Quindi  nulla di fatto  per una ristorazione riconosciuta di alto profilo nel mondo e che diversamente dalla Francia dove il presidente Macron ha ringraziato ristoratori, albergatori per aver ripreso l’attività, qui da noi solo un 2 saracinesche abbassate”

Emanuela Medi, giornalista

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.