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Rubrica di Emanuela Medi
 

Piacevoli momenti con il cibo …ci pensano le Cesarine

Se l’estate è la stagione più bella per vedere amici  in serate che non disdegnino la buona cucina, per molti vi è ancora reticenza e timore tra mascherine e distanziamenti che non facilitano il momento piacevole del caffè al bar, dell’aperitivo o della cena.

Perché non cogliere l’opportunità offerta  dalle Cesarine  la rete di cuoche e cuochi casalinghi più grande d’Italia, che in osservanza  alle nuove normative, riaprono le porte delle loro case per accogliere tutti gli appassionati del cibo italiano. Da un lato c’è finalmente una lenta ripresa del turismo, un turismo che mai come quest’anno parla di italianità e sostenibilità. Dall’altro c’è l’estate, che chiama amici, pranzi o cene in compagnia. 

Il ritorno alla “normalità” è lento ma la voglia di stare tutti attorno alla stessa tavola, in gruppi ristretti e meglio se all’aperto, è sempre più grande. Per questa ragione le 1.500 cuoche distribuite in più di 140 località italiane hanno aperto le loro case, giardini e terrazze e studiato menù che rispecchiano la tradizione italiana, ma adattabili a contesti diversi, per famiglie, per gruppi di amici, ma anche colleghi, per business lunch particolari.

Ma non si parla di turismo. Basti pensare che durante il lockdown, gli italiani hanno scoperto il food delivery.  Si sono accorti che è comodo e lo hanno fatto diventare una prassi abituale. Per questo anche le Cesarine hanno ora attivato un servizio di consegna a domicilio – a casa o in ufficio – che permette di non uscire, senza rinunciare al gusto di avere un piatto cucinato e pronto da mangiare in compagnia.

Ma non solo. Si pensi alla cucina. L’attività tra i fornelli era diventata un punto fondamentale della vita in lockdown, sia internamente alla famiglia, che come momento di socialità, con gli amici, magari anche grazie ai social. Un’altra attività riscoperta che in molti non vogliono abbandonare: ecco perché continuano le lezioni di cucina online o dal vivo, private o di gruppo, delle Cesarine.  E coprendo le Cesarine praticamente tutta l’Italia, sono in grado di mettere a disposizione corsi per preparare piatti che vanno dai canederli altoatesini alle sarde alla beccafico siciliane, passando anche dalla panzanella alla pasta alla pastiera napoletana.  

Siamo un’azienda relativamente giovane e questa crisi avrebbe potuto spazzarci via: con una clientela composta per l’80% da turisti stranieri il rischio collasso era enorme. Invece siamo riusciti ad adattarci al contesto man mano che cambiava nei mesi del lockdown e, nella prospettiva della riapertura, ad ascoltare con più attenzione la domanda di mercato, organizzando velocemente delle possibili risposte” – ha dichiarato Davide Maggi, CEO & Founder Cesarine – “ora siamo pronti a riaprire le nostre 1.500 tra case, balconi, giardini, a tutti gli appassionati, di tradizione, buon cibo e convivialità”.

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