“Acqua nelle nostre mani “è l’importante progetto di Finish in collaborazione con il FAI- Fondo Ambiente Italiano, Bosch e National Geographic contro lo spreco di acqua. In un momento di grave crisi ambientale tutti devono sentirsi coinvolti per sensibilizzarsi e sensibilizzare la gente a un corretto utilizzo delle risorse: lo stanno facendo molte multinazionali tra queste Finish , brand leader nel mercato dei prodotti per lavastoviglie che ha supportato una importante ricerca del FAI- Fondo Ambiente Italiano: l’acqua una risorsa preziosa.
I DATI PIU’ SIGNIFICATIVI
Di tutta l’acqua del pianeta blu solo lo 0,5% è in qualche modo accessibile
Italia al primo posto UE per prelievi di acqua uso potabile :428 L per abitante al giorno
Il consumo medio delle famiglie italiane è molto alto: 220 L per abitante al giorno
Il nostro paese è ricco di acqua per il sistema montuoso e la permeabilità dei suoi suoli, per gli invasi naturali e i pozzi, però abbiamo un’alta quantità prelevata che dipende dalla responsabilità dei cittadini con un consumo medio addirittura di 245L per abitante soprattutto nei capoluoghi quando la media europea è di 165 L. Non solo non viene utilizzata l’acqua piovana se non per l’11%, non si recuperano nelle case le acque grigie,riusiamo solo l1% dell’acqua che viene depurata. Per molti italiani l’acqua è” tanta, tutta e subito” non volendo capire che il sistema climatico è cambiato: la neve diminuisce sulle montagne( riducendo durante il periodo primaverile l’acqua per l’agricoltura) non sono alimentate le falde e sotto stress sono i corpi idrici( laghi, invasi, falde )che si trovano in equilibrio precario a seguito di usi correnti come l’agricoltura, il turismo. Ecosistemi cui viene sottratto inutilmente quasi un litro ogni due per usi civili e uno ogni quattro calcolando tutti gli usi per un valore di 33,8 miliardi di metri cubi ogni anno, ma 7,6 vanno persi una volta immessi nella rete per mancata manutenzione straordinaria per la quale occorrono ingenti finanziamenti per rendere efficiente la rete degli acquedotti italiani. Non solo usi civili ma anche l’agricoltura con l’aumentata intensità di irrigazione. E’ questo un capitolo che andrebbe rivisto preferendo produzioni sganciate dalla piovosità con conseguente cascata sulle quantità di acqua utilizzata. Non da meno l’industria che attinge soprattutto a risorse naturali ma in cui il risparmio di acqua è fattibile come nella produzione della carta e del cartone con un risparmio idrico che può raggiungere i 52,3 milioni di metri cubi l’anno.” Il FAI i è prefissato un traguardo ambizioso ridurre del 20% in 10 anni i consumi di acqua all’interno dei suoi beni”- dice Daniele Meregalli Responsabile Ambiente Fai cui non verrà meno la collaborazione del National Geographic con le sue storie di giornalismo fotografico- e l’intensa attività i Finish per un uso consapevole dell’acqua.
Una curiosità: a proposito di lavastoviglie e detergenti, lo sapevate che il loro uso più frequente riduce ogni volta il consumo di acqua da 122L a soli 12L!
Emanuela Medi, giornalista