Il Pinot Bianco Santarosa 2018 dell’Azienda vinicola Castello di Spessa si è aggiudicato i Tre Bicchieri sulla Guida Gambero Rosso 2020, i 95 punti della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020 di DoctorWine by Daniele Cernilli e le 4 viti della Guida Vitae 2020 dell’AIS confermandosi il vino più premiato dell’azienda vinicola di Capriva del Friuli. Dal giudizio di enologi e sommelier questo vino bianco il cui nome deriva dalla famiglia nobile che fu proprietaria del Castello nel corso dei secoli esprime grande eleganza, freschezza , armonia e fragranza grazie alla immediata separazione della buccia dal mosto.
Si abbina a pesce, primi piatti a base di verdure e secondi di carne bianca. Il Pinot Bianco Santarosa, assieme al Pinot Grigio Joy e al Pinot Nero Casanova, proviene da uve raccolte nella “Vigna dei 3 Pinot”, sulle rinomate colline del Collio che accerchiano il Castello di Spessa. Questa speciale vigna è affidata alla maestria di Marco Simonit, Master Pruner di fama internazionale, che ha predisposto una forma di allevamento originale, poco utilizzata in Friuli, ma tipica delle zone più rinomate per i Pinot di qualità, come la Borgogna e lo Champagne. L’obiettivo è di preservare l’ambiente, facendo durare le viti 50 o 60 anni senza sfruttarle al massimo e attendendo i tempi della natura.
“Il Friuli è la terra in cui sono nato – racconta Loretto Pali la cui famiglia è proprietaria dell’Azienda vinicola del Castello – ne conosco gli incantevoli luoghi, l’ospitalità della gente, la storia, l’arte e il patrimonio enogastronomico che la fanno apprezzare nel mondo”.Erede di un’importante famiglia di imprenditori nel settore del mobile, decide di seguire la sua grande passione, quella per la terra friulana e per il vino che ne è la massima espressione, Fa il suo primo investimento acquistando negli anni Settanta i primi vigneti in zona La Boatina a Cormòns. Qualche anno dopo acquisisce il Castello di
Spessa a Capriva del Friuli, storica tenuta del Collio goriziano. In un decennio diventa uno dei protagonisti dell’alta enologia friulana. Ed è sempre l’attaccamento alla tradizione e ai più antichi valori territoriali, che lo spingono successivamente a produrre anche grappe e distillati. Oggi l’azienda si estende per circa 90 ettari di vigneti di proprietà (di cui 28 ettari sulle colline della DOC Collio e i restanti nella pianura della Friuli DOC Isonzo) allevati con una filosofia eco-friendly, con un apparato produttivo dotato delle più avanzate tecnologie e una scenografica cantina storica di affinamento, scavata nel sottosuolo del castello.
www.castellodispessa.it