Una marcia in più: è Massimo Gianolli. A raccontare una personalità che non ha pregiudizi, schemi precostituiti, aperto alle opportunità e alle novità, lavoratore instancabile, la nostra intervista che oserei definire “ intelligente“.
Uno stile di vita, un marchio, una brand Identity: la Collina dei Ciliegi
La Collina dei Ciliegi non è un marchio che nel mondo del vino sarebbe riduttivo ma quello che rappresenta: uno stile di vita per le cose belle e semplici, vini importanti, qualità assoluta , rivalutazione di un territorio-la Valpantena , vitigni autoctoni di cui ne sono l’espressione, l’innovazione, l’ospitalità, la ricerca. I tanti valori che l’Italia rappresenta attraverso la cultura, i territori, le tradizioni. la Collina dei Ciliegi è Erbin la tenuta che da 50 anni è di proprietà della famiglia, un paradiso terrestre in cui accogliere amici e turisti. 53 ettari, di cui 24 a vigneto che diventeranno 32 nel 2020, 17 etichette suddivise in Classica, Emporium e Riserve, 350mila bottiglie prodotte con un fatturato di circa 2 milioni di euro e due squadre nel cuore: il Milan e il mio staff
Dal Milan alla Cina…
Dal Milan alla Cina o viceversa. E’ il primo mercato che assorbe circa il 66% del nostro export con un incremento delle vendite in valore, negli ultimi 5 anni del 1000%. Una strategia di co-branding , tra queste la partnership con la Collina dei Ciliegi-Ac Milan, per altro la mia passione. Già, i cinesi vanno pazzi per il Milan che ha oltre 400 milioni di tifosi nel mondo e perchè non cavalcare questa opportunità che ho colto molti anni fa, con umiltà, valigia in mano per capire, tornandovi molte volte, il loro pensiero, gusti, tradizioni , cosa si aspettavano da un produttore di vini italiano e dal Made in Italy. Solo immergendomi nella loro realtà, cercando di interpretarla, ho potuto capire il loro mercato e offrire prodotti che incontravano tendenze e gusti come le famose etichette rossonero!
Qualità assoluta e fedeltà al territorio: due concept che hanno marcato lo stile di Massimo Gianolli
Sono fondamentali per trovare nel bicchiere quello che esprime il territorio, il luogo, il vitigno , avendo nel pensiero il vino migliore espressione di tutti questi elementi. Una identità territorio-vitigno particolare in zone- come la nostra- definita dai geologi vulcanica -in grado di raccontare la storia geologica del nostro paese. Suoli di natura anche calcarea , ricchi i scheletro e di sostanze minerali: una stratificazione che si perde nel tempo, nel Giurassico, importante e complessa come per altro rilevata dai miei consulenti francesi Lydia e Claude Bourguignon che l’hanno paragonata alla Borgogna. Una identità che mi ha portato a valorizzare vitigni autoctoni come i nostri Teroldego e Corvina per i rossi, Garganega per i bianchi invece di impiantare vitigni internazionali.. non c’era bisogno
Qualità assoluta perchè con il vino non si bara nè in vigna nè in cantina anche al di fuori di schemi prestabiliti. Da imprenditore e appassionato del vino la logica del disciplinare DOC della Valpolicella mi andava stretta: meglio cambiare rotta: l’ho fatto e non torno indietro. Le esperienze internazionali e i Supertuscan mi stanno dando ragione…
Come per il leggendario super vino extra doc, in commercio non prima del 2024
Un vino rosso da tavola importante realizzato con la competenza e la professionalità di quanti mi circondano: nel caso specifico i Bouguignon, e Ermanno Murari agronomo Vivai Rauscedo. Un prodotto nuovo, a base Corvina e Teroldego che nasce in un cru tra i 500-700 metri di altitudine- Vigneto Castello-, parcella particolarmente vocata per i rossi con interventi ridotti al minimo, rispetto del terreno, rese bassissime per ettaro, sesto d’impianto stretto ( 130/100). Nel bicchiere entro i prossimi quattro anni.
Dopo la Cina il Nord America, la spaventa Trump
Assolutamente no: l’amministrazione Trump non è una crisi politica, è invece un momento importante che ogni imprenditore, produttore di vino deve saper affrontare e non da politico. Io conosco i miei” liquidi”, il loro valore , studio il mercato americano e se ci sono / saranno difficoltà si affrontano. Io credo che molte delle paure degli imprenditori sono solo degli alibi che nascondono il vero concept dell’imprenditore che rischia, fa innovazione, cerca nuovi mercati. Dobbiamo uscire da questa logica per far conoscere ed apprezzare il Made in Italy in tutte le sue componenti. Amo l’Italia, la Valpantena, Erbin. Di andarmene non se ne parla..
Già Erbin un paradiso terrestre con molti tesori
E’ vero : un eco-resort nato dal recupero di vecchie stalle e del fienile del Borgo di Erbin, Ca’ del Moro e annesso ristorante Locanda Ca’ del Moro con i piatti del giovane Chef Gabriele Pace , le barriques già acquistate per soddisfare palati importanti e tanta passione per un luogo che non vuole ostentare lusso ma senso di appartenenza
Non da ultimo anche se potrebbe sembrare scontata: come è andata la vendemmia
Giunta al termine in ottime condizioni favorita da escursioni termiche perfette per la maturazione fenolica e per ottenere uve di alta qualità. L’altitudine (600mt/slm) e il clima hanno fatto il resto. Ci aspettiamo vini eleganti con tannini maturi in grado di dare morbidezza e complessità, di buon livello di acidità tale da portare a vini equilibrati, dal lungo invecchiamento in bottiglia
Emanuela Medi, giornalista