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Rubrica di Emanuela Medi
 

Qualità, competitività, export. Ecco il programma di Teresa Bellanova, neo Ministro delle Politiche Agricole

“C’è molto da fare  per una agricoltura di qualità, attrattiva per i giovani, competitiva  in un contesto certamente difficile come l’attuale dove si parla più di export e barriere che di investimenti. Bisogna   creare posti di lavoro , incentivare le imprese e valorizzare quella tipicità il vero biglietto da visita del nostro Made in Italy”.. Ha dettato da subito  poco dopo il giuramento alcune linee programmatiche, Teresa Bellanova  scelta da Giuseppe Conte, su indicazione del Partito democratico, come il nuovo ministro dell’Agricoltura. Salentina doc, Bellanova ha un passato e non di poco conto  nel mondo agricolo come sindacalista Cgil a fianco dei braccianti impiegati nelle campagne pugliesi nella  lotta al caporalato..

In Cgil ricopre diverse funzioni: coordinatrice regionale delle donne della Federbraccianti in Puglia, poi segretaria generale provinciale della Flai (agroindustria) Cgil di Lecce, poi ancora come segretaria generale della Filtea Cgil (tessile-abbigliamento) di Lecce e infine dall’8 settembre 2000 diventa componente della segreteria nazionale della Filtea con delega alle politiche per il Mezzogiorno, Insomma un curriculum che la porta in politica dove entra
nel 2006 con le elezioni nella Commissione Lavoro. Un impegno costante che ha un suo imprinting” l’ indagine conoscitiva approvata alla unanimità  dalla XI Commissione sul caporalato, lavoro nero e sfruttamento della manodopera.” I’indagine diventa un punto di riferimento per migliorare i rapporti tra agricoltori e imprese, tra istituzioni e Regioni “ cruciale- ha detto il Ministro-  per riscrivere l’agricoltura del nostro Paese”. La sua attività politica continua con la qualifica di viceministro al ministero dello Sviluppo economico, incarico mantenuto anche nel Governo Gentiloni e come responsabile per il Mezzogiorno nella segreteria del Partito democratico.

Bellanova non ha rivali ma l’aspettano molte prove
“Nei giorni scorsi ho ribadito spesso come il da fare fosse enorme e non bisognasse sprecare tempo prezioso. Al lavoro da subito, dunque, per rafforzare la strategicità per il nostro paese di un segmento come questo per un agroalimentare moderno e di qualità, capace di attrarre occupazione qualificata e occupazione femminile.
A disposizione c’è uno spazio enorme. Agricoltura di qualità significa futuro, imprese, posti di lavoro, rigenerazione del paesaggio, tutela ambientale, innovazione, valorizzazione delle identità Una grande occasione per le nuove generazioni. Soprattutto, ma non solo, quelle del Mezzogiorno. 
Per questo l’interlocuzione con le imprese sarà cruciale. Come quella con le regioni che dovrà essere costante, alimentata dal riconoscimento reciproco e dalla leale collaborazione istituzionale
Anche per questo battaglia aperta al caporalato: il mio impegno in questa direzione sarà assoluta come– ha concluso Teresa Bellanova – una delle priorità per me ineludibile sarà affrontare immediatamente l’emergenza Xylella, verificare lo stato dell’arte dei provvedimenti e la loro attuazione, riprendere il filo con i territori, garantire il giusto sostegno alla rigenerazione del paesaggio salentino e pugliese e a quanti già si stanno spendendo con generosità e impegno in questa direzione”.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.