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Rubrica di Emanuela Medi
 

Rimpiattino –  La Doggy Bag italiana contro lo spreco nei ristoranti

Imbarazzo, scomodità e indifferenza. Sono queste le principali ragioni che spingono la maggior parte delle persone, quando si trovano al ristorante, a NON chiedere di portare via ciò che è avanzato, sia che si tratti di cibo che di vino.

Cosa fare dunque per invertire questa tendenza e ridurre lo spreco alimentare? Fipe  ( Federazione Italiana Pubblici Esercizi e  Comieco (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo di Carte e Cartone) hanno lanciato un concorso per “italianizzare” la parola inglese  DoggyBag, cioè la scatolina che permette agli avventori di un ristorante di portar via ciò che è stato ordinato in eccesso. “Rimpiattino”, è il nome scelto, coniato dal ristorante Duke’s di Roma.

Per l’80% dei ristoratori intervistati il problema dello spreco è rilevante( tra questi il 50% lo considera molto  rilevante.) Il momento in cui avviene lo spreco maggiore – secondo il sondaggio Fipe – è il consumo finale seguito dall’approvvigionamento e dalla preparazione, considerati a pari merito. Certo,  per la maggior parte dei ristoratori lo spreco avviene perché i clienti non mangiano tutto quello che viene ordinato( 55%)  cui si aggiunge un atteggiamento culturale: i clienti non chiedono di portare via quello che non hanno mangiato anche se la quantità è rilevante, fatto dichiarato dagli stessi intervistati( 69%)Lo stesso problema con le stesse modalità si presenta per il vino.  I motivi: imbarazzo, scomodità, indifferenza

I ristoratori fanno qualcosa? Il 43% propone di sua iniziativa di portare via quello che non è stato consumato, un 34% lo fa raramente e il restante 25% non lo fa mai  “Rimpiattino- dice il Presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani-  significa rielaborare gli avanzi del giorno prima risparmiando, nel rispetto del cibo che non si spreca e del lavoro necessari per portarlo in tavola”

Nei prossimi giorni partirà la produzione dei primi 1.000 pezzi di scatole che saranno distribuiti già in  1.000 ristoranti, con 30.000 che l’hanno richiesto, a dimostrazione di una iniziativa che può essere uno strumento importante di sostenibilità ambientale

Carlo Montalbetti Direttore  Generale Comieco ricorda  che ogni anno “una famiglia italiana getta in media 145kg di cibo nei rifiuti e che lo spreco alimentare in Italia ha un valore di circa 16 miliardi di euro all’anno”.

Claudio Chiricolo

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.