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Rubrica di Emanuela Medi
 

I Sauvignon Blanc nel mondo

La presentazione è stata fatta lo scorso anno a Vinitaly,  ma per noi sempre attuale per un colpo di gusto che ha spaziato in 4 Continenti

Sauvignon Blanc vitigno   ad alta acidità,  vinificato secco, quindi senza residui zuccherini; raramente vinificato e maturato in legno. È  un vitigno aromatico, ricco di metossipirazzine, erbaceo, di corpo leggero-medio. Preferisce climi freschi o temperati, si adatta a diversi tipi di suolo ed ha  profili aromatici facilmente riconoscibili: Erbaceo (erba tagliata); Vegetale (asparagi, peperone verde); Floreale (fiore di sambuco); Agrume (limone, lime); Frutta bianca (mela, uva spina); Drupa (pesca, albicocca); Frutta tropicale (frutto della passione).

4 i  Sauvignon Blanc in una degustazione.

Il primo è il francese Vacheron Sancerre Loira 2017

Vino secco, che non fa legno. È  di un colore paglierino limpido. Dal naso pulito, media intensità, sentori di lime, mela verde accompagnata da una nota di alga. Erbaceo. In bocca è  secco, asciutto, verticale. Alta acidità agrumata, lime. Vino dal corpo medio, corrispondenza gusto-olfattiva. Lunga persistenza. Vino molto buono.

Il secondo è il Koyle Costa Cuarzo Colchagua Costa Sauvignon Blanc 2018,

Proviene dalla  costa cilena caratterizzata dal  clima fresco dalle Ande. Colore paglierino limpido. All’olfattiva  presenta una media intensità con iniziale nota fruttata di pesca bianca, poi erbacee e agrumate fava, fagiolini. Alla gustativa è secco con alta acidità.di medio corpo, più carnoso rispetto al precedente. Lunga persistenza: vino più teso e sferzante.

Il terzo è il Sauvignon Blanc 2018 di Cloudy Bay, vino famoso della Nuova Zelanda.

Certo può essere ripetitivo descrivere il  colore paglierino limpido, ma dal naso sfacciato, estroverso, di alta intensità. Sentori del frutto della passione, poi agrumato, pompelmo. Meno erbaceo dei precedenti. In bocca è secco, con alta acidità, di corpo medio. Corrispondenza retro-olfattiva. Persistente e equilibrato. Molto  buono.

L’ultimo Sauvignon Blanc in degustazione è il Lagrave-Martillac 2016 che nasce a Bordeaux, assemblato con il Semillon.

Vino dal colore paglierino limpido. Naso pulito,alta intensità. Speziatura da legno. Note tostate di mandorla. Pesca matura, mela gialla. Nota di scorza di arancia. Alla gustativa è secco con alta acidità. Ritorni di legno, tostato, poi buccia d’arancia. Speziatura, cannella. Vino lungo, di buona struttura datagli dal Semillon. Moltobuono.

Donati ribadendo che il Sauvignon Blanc si adatta molto bene ai vari terroir, oltre alla Francia, alla Nuova Zelanda e al Cile, in degustazione, ha detto delle buone performance in Friui, dimenticando l’Alto Adigel’Alto Adige. Sicuramente non avrebbe sfigurato il TWC Sauvignon Blanc 2016 di San Michele Appiano, presentato a Vinitaly. Un vino molto amato da Hans Terzer, importante winemaker, che costituisce la terza perla dopo Il Sauvignon 2015, Il Pinot Nero 2015 e ora questo 2016 della sua The Wine Collection. Proveniente da parcelle selezionatissime di vigneti tra i 25 e i 35 anni di età,  terreni ghiaiosi a contenuto calcareo. Il mosto fermenta in acciaio, successivamente viene trasferito per 12 mesi in tonneaux di rovere e poi per altri 12 mesi in vasche d’acciaio. Alla visiva è di un colore giallo paglierino limpido e lucente. All’olfattiva il bouquet è  ampio e generoso, dai sentori di note fruttate come kiwi, ribes e pesca bianca, poi note erbacee e vegetali, che si sviluppano in un sottofondo minerale e speziato.Alla gustativa è profondo ed espressivo con  ritorni di frutta persistenti. Minerale, sapido e fresco. Equilibrato ed elegante: vino … da collezione…

Luigi Gorietti , sommelier

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.