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Rubrica di Emanuela Medi
 

Segnali positivi dall’Agricoltura Italiana!

Sono positivi i segnali che giungono dal CREA, il “Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria”, che ha analizzato tutti i dati sull’andamento dell’agricoltura italiana nel 2017 e ne ha pubblicato un documento.

Nel 2017 la produzione agricola ha superato il valore di 54,6 miliardi di euro, facendo segnare un +3,1% rispetto l’anno precedente, produzione rappresentata per il 50% da prodotti vegetali, 30% per le produzioni animali, mentre il restante 20% rappresenta la parte più dinamica, costituita da attività secondarie e di supporto.

Sebbene si sia registrata una riduzione del numero di aziende agricole negli ultimi 3 anni (-22,1%), dovuta alla messa in atto del processo di ristrutturazione dell’intero settore, si è comunque registrato un aumento dalla SAU (acronimo di Superficie Agricola Utilizzata), dell’1,4%: la superficie occupata nel 2017 è stata di 12,6 milioni di ettari.

In forte aumento (+8,2%) anche il numero di conduttori con laurea o diploma universitario ad indirizzo Agrario.

Riprendono gli investimenti (+3,9%), ed aumenta il valore medio per ettaro, che nel 2017 si è attestato sui 20.000€ / ha , sebbene persista una netta differenza tra Nord (40.000€/ha) e Sud (8.000€ – 13.000€/ha). Aumentano le esportazioni (+5,7%), aumenta il patrimonio forestale nazionale, che al 2017 raggiungeva gli 11,7 milioni di ettari, e rimane di leadership Europea la posizione dell’Italia relativamente alla bioeconomia, che comprende la produzione anche industriale di prodotti agroalimentari come, le bevande, il tabacco, la carta ed i suoi derivati, i biocarburanti, il tessile, la plastica bio-sostenibile.

Infine i dati relativi alla pesca, che sebbene facciano registrare un progressivo ridimensionamento della flotta, ci dicono anche che aumenta il valore del pescato, unitamente all’aumento della qualità della produzione, testimoniato dall’aumento delle aziende certificate ISO, dalla crescita dell’acquacoltura biologica e la presenza di ben 2 DOP e 3 IGP.

«La pubblicazione del volume – ha spiegato Salvatore Parlato, Presidente del CREA – costituisce un fondamentale strumento di conoscenza che, grazie anche alla presenza dell’ISTAT, consente di avere un’approfondita lettura di insieme, che ci restituisce un quadro dell’agricoltura italiana come di un settore vivace e vitale non ancorato alle sole componenti tradizionali. L’affermarsi delle attività produttive legate alle risorse rinnovabiliin grado di favorire una crescita più sostenibile del nostro sistema economico, o la multifunzionalità che continua a caratterizzare sempre più la nostra agricoltura, con uno stretto interscambio con la società civile e una crescente offerta di servizi aggiuntivi rivolti alla collettività, delineano sempre più un percorso evolutivo di carattere innovativo per la nostra agricoltura».

Fonte: CREA

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