Nord Italia, sono sempre più “assetato”: cresce la preoccupazione degli agricoltori. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti basata sugli ultimi dati di ISAC e CNR sull’andamento del clima in inverno.
Scatta dunque l’allarme siccità per il settore, agricolo, tra i più colpiti dai cambiamenti climatici, ma anche quello che sta investendo di più per contrastarli. Nel Nord Italia le precipitazioni fanno segnare un -50% rispetto alla media stagionale, come testimoniato anche dai livelli molto ridotti di acqua di fiumi e laghi, come il Po’, il cui livello è inferiore di 2 metri rispetto la sua normale portata, il Lago di Como, il Lago d’Iseo e il Lago Maggiore.
Frutta, ortaggi e risaie i prodotti maggiormente colpiti .Per scongiurare il pericolo dovrebbe provvedere la natura con precipitazioni durature e abbondanti e non oltre le prossime 4 settimane- dicono gli esperti-in modo da rendere autosufficienti le riserve idriche essenziali per contrastare il caldo estivo Un rimedio importante sarebbe a detta degli agricoltori ,la realizzazione di nuovi invasi e strutture per l’irrigazione, che permetterebbe di fronteggiare la situazione.
Claudio Chiricolo