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Rubrica di Emanuela Medi
 

Stato di crisi chiesto per il catering

Oltre 2.000 imprese per 100.000 addetti e 2 miliardi e 200 milioni di fatturato stimato, sono queste le dimensioni del settore “banqueting e catering” – mondo affine ma diverso da quello della ristorazione – che,  vuole il riconoscimento dello stato di crisi. Lo chiedono ANBC, Associazione Nazionale Banqueting e Catering federata a Fipe-Confcommercio, e le principali organizzazioni sindacali dei lavoratori del turismo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Il comparto ha subito un crollo di oltre l’80% del giro di affari dovuto  alla mancanza di prospettive per tutto il 2020 “ “Il nostro mondo – ha dichiarato Paolo Capurro, Presidente di ANBCvive di eventi, eventi aziendali, convegni e congressi, cerimonie, matrimoni, premi, fiere. Tutte realtà che sono state cancellate e, nel migliore dei casi, riprogrammate per il 2021. Il fatturato delle nostre imprese è quasi azzerato e, anche nell’ipotesi che la pandemia finisca presto, non è ipotizzabile una ripresa a breve in quanto il nostro lavoro si basa su attività che sono state rinviate tutte in massa al 2021: gli eventi, benché ormai permessi ed in massima sicurezza rispettando precise regole di distanziamento, non hanno richiesta da parte del mercato”. Fondo Integrazione Salariale fino al 31 Dicembre 2020, interventi economici e fiscali per supportare la continuità dell’attività imprenditoriale: le richieste più urgenti.

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