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Rubrica di Emanuela Medi
 

Stralunata estate.. anche nel mondo del vino: aspettando il 2024

E’ forse l’unico dato  su cui sono d’accordo in molti perché di previsioni, scenari altalenanti, mercati mondiali imprevedibili, ogni giorno ha il suo guru, la sua indagine, i suoi osservatori.. A noi comunicatori l’arduo compito di tracciare un filo rosso che sia il più possibile coerente e continuativo. Partiamo dalla recente indagine sugli effetti del lockdown sul consumo del vino italiano, effettuata  Wine Monitor l’Osservatorio di Nomisma, da parte del mercato britannico che rappresenta il nostro quarto mercato di export di prodotti agroalimentari di cui 770 milioni di euro legati al vino.

Tre consumatori britannici su dieci dichiarano di aver bevuto meno vino italiano rispetto al periodo pre-quarantena a causa della chiusura di ristoranti e pub/wine, un fuori casa che in Inghilterra pesa per il 45% sul totale dei consumi. Ma a far pendere la bilancia per un minor consumo  è il prezzo e infatti a far da contraltare è il maggior acquisto di vino on-line canale notoriamente meno caro, come evidenzia Denis Pantini responsabile agroalimentare Nomisma.

Ormai è un dato di fatto che con la chiusura, ora in parziale ripresa, dell’Horeca l’e-commerce del vino e dei prodotti  alimentari ha avuto una vera impennata che secondo una indagine dell’International Wine&Spirits, guadagnerà importanti quote di mercato in Cina dove già il 30% delle vendite di vino e alcolici passa dal web con una previsione di giro di affari nel 2024 pari a oltre 45 miliardi di dollari. E dopo il lockdown cosa succederà? “ Solamente il 18% dei consumatori inglesi si dice pronto a spendere di più per il vino una volta riaperti ristoranti e pub, contro un 28% che invece ne berrà di meno perché uscirà di meno da casa.” Osserva Denis Pantini.

Il 2020 lo sappiamo sarà da dimenticare a livello globale, brexit o meno, tra dazi Usa che incombono, Covid ., chiusure e non ripartenze con un calo dei consumi di vino previsto  nell’ordine di un -13,6% in volume e –15% per gli spumanti. Lenta ripresa nel 2021 per tornare alla parità nel 2024. Certo si profilano meglio le tendenze: in gran movimento l’e-commerce, bene per il vino in lattina e in formato packaging più pratici e molto amati in America, più qualità soprattutto in rapporto al prezzo, meno vini fermi sempre amate le bollicine anche se qualche passo indietro lo hanno fatto pure loro. Vino a parte cosa stà succedendo in Italia in  questa stralunata estate.

Il turismo sarà l’ago della bilancia  con città d’arte come Roma, Firenze, Venezia sole e assolate.. Si spera che gli Italiani vogliano riscoprire il Belpaese: borghi, agriturismo, cantine, alberghi piccoli e grandi offrono il turismo lento, quello esperenziale, passeggiate a piedi, in bike,  cavallo, in carrozza con tante proposte cui non manca la voglia di riprendersi almeno per qualche giorno Non  è una gara di solidarietà è una gara di professionalità e di passione  che ha un grande attore: la cucina. Dai grandi chef che stanno proponendo piatti ad uso antico o reinterpretato con encomiabile talento ai meno famosi ma non per questo meno appassionati. Tutti  ce la mettono tutta e noi con loro!

Emanuela Medi, giornalista

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